
Saranno 75 quelli destinati alla ristrutturazione del centro riabilitativo del Trabattoni Ronzoni. Il resto andrà al cantiere d’eccellenza di Monza "come integrazione per le opere di costruzione". .
Dei quasi 8 miliardi di euro che il Pirellone ha destinato alla sanità nel piano pluriennale 2025-2031, una fetta arriva in provincia di Monza e Brianza: 72 milioni per ristrutturare il Centro riabilitativo dell’ospedale Trabattoni di Seregno e altri 23,5 per il San Gerardo "come integrazione per le opere di costruzione".
All’Irccs è in corso un importante rinnovamento strutturale. "La nostra visione è chiara – dice Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, spiegando l’iniezione di liquidità – potenziare la sanità pubblica, valorizzare le nostre strutture e garantire ai cittadini cure sempre più vicine, tempestive e avanzate dal punto di vista tecnologico. Gli oltre 7,9 miliardi di euro che abbiamo programmato da qui al 2031 sono un investimento concreto per rafforzare il comparto nei suoi ambiti strategici: dall’adeguamento degli ospedali alla transizione digitale, alla sostituzione degli immobili obsoleti, al mantenimento tecnologico, al potenziamento territoriale".
Brindano i consiglieri regionali brianzoli che avevano chiesto soldi per il presidio seregnese attraverso un ordine del giorno. "La previsione specifica per il Trabattoni-Ronzoni segna un passo avanti significativo: oggi abbiamo una prospettiva chiara, riconosciuta nella pianificazione regionale", dicono i firmatari Alessandro Corbetta (Lega), Jacopo Dozio (FI), Fabrizio Figini (FI), Luigi Ponti (Pd), Martina Sassoli (Lombardia Migliore) e Alessia Villa (FdI).
L’ospedale seregnese dedicato alla rieducazione post-trauma, punto di riferimento su questo fronte dell’intera Asst Brianza, si snoda su tre padiglioni, sorti dal 1863 quando Francesco Trabattoni finanziò la costruzione del primo settore. Il secondo blocco, quando l’ospedale era già ente morale, fu frutto di una donazione di Luigi Ronzoni, che si impegnò a costituire un complesso chirurgico a proprie spese e a mantenerlo. Lo spazio rimase nello stato originario fino alla conclusione della Seconda guerra mondiale, quando l’esigenza di rispettare nuovi criteri di funzionalità portò l’amministrazione a eliminare le vecchie corsie, sostituite dalle camere. L’ultimo padiglione risale all’inizio degli anni Cinquanta. Per il San Gerardo, invece, l’aiuto è per il grosso restyling che porterà i posti letto dell’Irccs da poco meno dei 700 attuali a 900 a lavori finiti.
Bar.Cal.