
Problemi strutturali hanno spinto l’Azienda a trasferire i reparti, prima cardio e pneumo riabilitazione, poi neuroriabilitazione, in vista di un restyling da 4,9 milioni
Seregno (Monza e Brianza) – "La sanità pubblica va difesa, non svuotata". Brianza Rete Comune all’attacco sul trasloco dei reparti dall’ospedale di Seregno: "La chiusura temporanea della neuroriabilitazione colpisce i pazienti più fragili e il personale". Così il gruppo di centrosinistra in Provincia dopo la decisione dell’Asst. Alla base, valutazioni tecniche, "problemi strutturali" che hanno spinto l’Azienda a trasferire i reparti, prima cardio e pneumo riabilitazione in vista di un restyling da 4,9 milioni di euro e, infine, ieri, la neuroriabilitazione. Tutti spostati a Desio e Vimercate. Scelte che spaventano i progressisti.
"Siamo molto preoccupati – dice il capogruppo Vincenzo Di Paolo –. Chiediamo con forza che i servizi siano mantenuti sul territorio e che si lavori da subito per garantire il ritorno a Seregno. Oltre ad assicurare la continuità delle cure, è necessario fare tutto il possibile perché in questo periodo di transizione le prestazioni siano mantenute in una logica di prossimità: lo spostamento su presidi distanti crea grossi disagi a pazienti e dipendenti, con il rischio che molti siano costretti a rivolgersi al privato o smettano di curarsi perché non possono permetterselo. Il Trabattoni Ronzoni, dedicato alla riabilitazione, è una delle poche strutture pubbliche di questo tipo presenti in Lombardia – aggiunge il capogruppo –. Non possiamo rischiare che venga a mancare un presidio sanitario essenziale per tutta la Brianza". Da qui la richiesta di una collaborazione bipartisan: "È fondamentale che tutte le amministrazioni e le forze politiche si adoperino con Regione e Asst perché il trasloco sia soltanto temporaneo e possano essere portati avanti gli investimenti necessari a riportare il servizio a casa".
Non è solo una questione territoriale. "Si tratta – sottolineano i consiglieri – di difendere il valore di un polo che ha pochi eguali in altre province. Con l’invecchiamento della popolazione la necessità di un servizio di questa natura sarà sempre più importante. Regalarlo al privato sarebbe imperdonabile, per molti significherebbe smettere di usufruirne". Brianza Rete Comune porterà il caso sui banchi della Provincia " perché le istituzioni si adoperino per mantenere a Seregno un presidio indispensabile, un’eccellenza lombarda".