
Andrea Monti, sindaco di Lazzate
Dopo le minacce di morte esplicite al sindaco di Besana in Brianza, il suo collega di Lazzate, Andrea Monti, lancia l’allarme: "C’è un diffuso clima d’odio, anche nei confronti degli amministratori locali". Il sindaco di Lazzate, Andrea Monti ha voluto esprimere pubblicamente solidarietà e vicinanza al collega sindaco Emanuele Pozzoli, di Besana in Brianza, che ha ricevuto minacce di morte diffuse attraverso i social network. Una campagna di odio, degenerata fino agli attacchi personali e a gravissime minacce, in seguito all’intervento di riqualificazione viabilistica in frazione Montesiro. "Mi unisco agli interventi della segreteria provinciale della Lega e a quelli del consigliere regionale Alessandro Corbetta, per ribadire la totale solidarietà e vicinanza al collega sindaco Pozzoli, bersaglio di inaccettabili attacchi personali che sono arrivati fino ad esplicite minacce di morte" commenta Monti. "C’è un diffuso clima di odio che si accompagna spessissimo a una totale ignoranza delle regole amministrative, oltre che delle buone maniere e del più elementare rispetto per le persone, che sta portando molti sedicenti tuttologi verso atteggiamenti pericolosi. Un conto è la critica politica, che è il sale stesso della democrazia e che per questo va sempre preservata, un conto sono gli attacchi personali immotivati e irragionevoli, mossi spesso sulla base di informazioni false o incomplete o non comprese, che stanno inquinando i rapporti anche nelle comunità locali". Ne sa qualcosa lo stesso Monti, destinatario, solo due mesi fa, di una lettera anonima piena di insulti: "veda di imparare, una volta per tutte, a farsi i c… suoi". Una lettera che lui stesso aveva subito diffuso via social, evidenziando l’analogia con quelle che nei mesi scorsi erano state recapitate a molti destinatari di Ceriano Laghetto, con insulti all’ex sindaco leghista di quel Comune, Dante Cattaneo. "Amministrare un comune oggi, specialmente quelli più piccoli, è sempre più difficile, per la mancanza di risorse economiche e umane e per vincoli burocratici che rallentano fino allo sfinimento o addirittura impediscono interventi necessari" dice Monti. "Se poi ci si mettono anche soggetti pericolosi che minacciano un sindaco e la sua famiglia...".