
Claudio Trenta, consigliere comunale
Barlassina, 14 agosto 2025 – La diffamazione a due ex sindaci costa cara a Claudio Trenta, il pensionato salito alla ribalta delle cronache nazionali nel maggio 2023 per essere stato multato dopo avere riparato una buca in strada.
La vicenda della buca
Se la vicenda della buca lo ha visto trionfare, raccogliendo solidarietà da tutta Italia e vincendo anche il ricorso dal Giudice di pace per la multa contro il Comune, ben diverso è stato l’esito di una vicenda che lo vide protagonista molto prima, nel 2019, quando era agli esordi della sua attività di commentatore locale e la sua pagina Facebook “Succede a Barlassina“ aveva molti meno follower degli attuali 6700 (in un comune di 7000 abitanti).
Il post polemico
Su quella pagina scrisse allora un post polemico che coinvolgeva il sindaco di allora Pier Mario Galli e chi lo aveva preceduto, Anna Maria Frontini, nel frattempo divenuta presidente della Opera Pia Porro. Per questo Claudio Trenta venne denunciato penalmente da Galli e Frontini e il Tribunale lo condannò per il reato di diffamazione, con una pena sostitutiva di 2250 euro. Forti di quella sentenza, Galli e Frontini hanno quindi deciso di avviare una causa civile per il risarcimento del danno e, a distanza di 6 anni dai fatti, è arrivata anche la condanna civile, pesantissima: oltre 32mila euro da versare ai danneggiati. a cui si aggiungono gli 8mila euro di spese legali.
Le scuse di Claudio Trenta
Il primo a dare notizia della sentenza è stato lo stesso Trenta, precisando: “Non sono un vigliacco e do la giusta rilevanza a questo evento come ho sempre fatto per fatti successi ad altri”.
Lo stesso Claudio Trenta, 74enne, oggi consigliere comunale d’opposizione, spiega di aver cancellato il post per il quale è stato condannato e aggiunge: “Colgo l’occasione per esprimere pubblicamente le mie scuse nei confronti di queste due persone che per anni si sono spese a favore della Comunità di Barlassina che tutti abbiamo a cuore. Non era mia intenzione offenderli a livello personale, ma ho commesso dei gravi errori di valutazione. Chiedo scusa a loro, alle loro famiglie e alle persone che li stimano. Ho sbagliato, non devo aggiungere altro”. Questo messaggio è stato scritto anche sulla pagina gestita da Trenta e in pochi giorni ha raggiunto le 4000 visualizzazioni.
Risoluzione del risarcimento
Quanto al risarcimento danni, Trenta non fa troppi giri di parole: “Sono un pensionato, oggi non dispongo di quella somma così ingente. Mi sono rivolto all’avvocata Mariella Casartelli che ha già proposto un tentativo di accordo alla controparte dopo le mie pubbliche e doverose scuse. Spero venga accettato, altrimenti dovremo per forza valutare un ricorso in appello”.