CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La denuncia di Federconsumatori. Anche a Monza vacanze pagate a rate

Alessandro Cherubin: le richieste di finanziamento sono aumentate del 20%

Alessandro Cherubin presidente Federconsumatori di Monza e Brianza

Alessandro Cherubin presidente Federconsumatori di Monza e Brianza

L’inflazione torna a salire e gli effetti si vedono subito sulla spesa, dalle vacanze sempre più risicate al pranzo del Ferragosto. "L’aumento dei prezzi – ricorda Alessandro Cherubin, presidente di FederConsumatori Monza e Brianza – si evidenziava già da giugno anche in Brianza: infatti sono aumentate del 20% le richieste di finanziamento per prenotare le vacanze estive. Un balzo in avanti che non si vedeva dagli anni ‘90. Aumenti tra il 10 e il 20% anche per frutta e verdura di stagione; poi dipende se si tratta di primizie o prodotto di stagione vero e proprio".

Un aumento dovuto soprattutto alle tensioni registrate sui prezzi dei prodotti alimentari (che segnano +3,5% dal +3% di maggio), che trascinano il tasso relativo al carrello della spesa al +3,1% (dal +2,7%). Schizzato vistosamente alle stelle il caffe: la confezione da due pacchetti spazia dai 10 ai 15 euro. Al supermercato un chilo di albicocche costa più di 3 euro; 3,50 le pesche. Si tratta di aumenti nei settori vitali che incidono in maniera più pesante e spesso insostenibile sulle famiglie meno abbienti. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima ricadute, per una famiglia media, pari a +535,50 euro annui, di cui +174,60 euro solo nel settore alimentare.

Gli aumenti renderanno sempre più marcate ed evidenti le disuguaglianze e le disparità anche in tema di consumi alimentari, con una crescita delle famiglie costrette a tagli e rinunce. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori da tempo denuncia la riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); l’incremento della tendenza a ricercare offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 51% dei cittadini); l’aumento della spesa nei discount (+12,1%). "Tendenze che si aggraveranno, se il Governo non avvierà provvedimenti urgenti per arginare i rincari, sostenere il potere di acquisto delle famiglie e colpire l’insorgere di fenomeni speculativi".

Federconsumatori ritiene improrogabile l’avvio di alcuni interventi immediati che darebbero ossigeno alle famiglie. "Il Governo Draghi – ricorda Cherubin – aveva ridotto l’Iva sulle bollette del gas al 5%, misura non più rinnovata, passata al 10% e poi al 22%".

C.B.