STEFANIA TOTARO
Cronaca

Brugherio, 22enne incinta morta dopo caduta dal balcone: “Non fu omicidio”. Resta l’ipotesi maltrattamenti

Monza, al momento della tragedia nell'abitazione si trovavano, oltre alla vittima, anche il marito e i parenti di lui. I vicini avevano parlato di rumori e di urla riconducibili a una lite

I rilievi dei carabinieri sul balcone dal quale cadde Nesma, morta a 22 anni

Brugherio (Monza Brianza), 18 Dicembre 2023 – Archiviata l'inchiesta per omicidio, ma non quella per maltrattamenti. È quanto ha deciso la gup del Tribunale di Monza Francesca Bianchetti per la vicenda della ragazza di origine egiziana di 22 anni deceduta il 27 giugno 2022: la donna, che era incinta, precipitò dal balcone della sua abitazione. Sono stati i familiari della 22enne a presentare opposizione all'archiviazione del fascicolo aperto nei confronti del marito della giovane, chiesta dalla Procura di Monza.

L'esterno del tribunale di Monza
L'esterno del tribunale di Monza

La ragazza, al quinto mese di gravidanza, è morta cadendo dal secondo piano di una palazzina, un volo di oltre dieci metri. La caduta non ha lasciato scampo nemmeno al figlioletto. I carabinieri della Compagnia di Monza e i colleghi del Nucleo Investigativo del capoluogo brianzolo hanno dapprima escluso che la ragazza fosse stata gettata giù dal balcone perché nell'appartamento del complesso residenziale di viale dei Portici e sul balcone da cui la 22enne è caduta non risultavano tracce di colluttazione. Si è quindi trattato di un gesto disperato e volontario, come era emerso anche da alcune testimonianze, che però avevano parlato di rumori e di urla riconducibili a una lite in corso nell'appartamento prima del tragico volo.

È emerso che nell'abitazione si trovavano, oltre alla vittima, anche il marito e i parenti di lui e che realmente era in corso un pesante litigio. La 22enne, che in Egitto viveva con una certa libertà, una volta arrivata in Brianza si sarebbe ritrovata subito moglie e poi incinta, senza più poter scegliere liberamente, anche a seguito delle regole imposte dalla sua famiglia e da quella del compagno. I messaggi inviati dalla ragazza ai parenti dimostrano che la 22enne si sentiva in gabbia, ma non ci sono prove che il marito ne abbia provocato la morte. La giudice ha però disposto che vengano approfondite le indagini su presunti maltrattamenti alla giovane. Due denunce reciproche erano state presentate dai coniugi dopo essere venuti alle mani ma poi erano state ritirate da entrambi e i relativi fascicoli penali erano stati archiviati.