
Alla fine a nulla sono servite, tra maggio e inizio giugno, le rassicurazioni prima del vicepresidente Pierangelo Balzarotti e poi...
Alla fine a nulla sono servite, tra maggio e inizio giugno, le rassicurazioni prima del vicepresidente Pierangelo Balzarotti e poi del direttore sportivo Lino D’Onofrio circa la riconferma al centro dell’attacco dell’Ardor Lazzate di Francesco Giangaspero (nella foto con la maglia bianca). Che mercoledì ha comunicato alla società (e poi via social) la volontà di cambiare aria. Già nei giorni scorsi, quando ancora a Lazzate la speranza di trattenerlo per la terza stagione di fila resisteva convinta, erano circolate le prime indiscrezioni che indirizzavano Giangaspero verso altri lidi (Rhodense in pole o anche il Pianico).
"Siamo ai dettagli", disse D’Onofrio, le sirene di altri club, però, hanno convinto l’ex attaccante del Seregno a provare una nuova esperienza a 32 anni. "Quello che abbiamo costruito è stato sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo raggiunto il risultato che tutti noi speravamo, ma siamo comunque arrivati a toccare uno dei punti più alti della storia di questa società mettendo insieme 121 punti in due stagioni. A livello personale, poi, il biennio più proficuo della mia carriera, 44 gol e 23 assist, numeri che per chi come me ha l’ossessione e l’obbligo di regalare gioie non solo a me stesso, ma anche alla mia famiglia ai miei compagni, società e tifosi, sono gratificanti", una parte del post pubblicato da Giangaspero per spiegare il suo addio.
Ro.San.