ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Street tutor: "La sperimentazione andrà avanti"

Dopo le tensioni, nella maggioranza di centrosinistra torna un clima più disteso. Un vertice sulla sicurezza, convocato con tutte le...

L’arrivo dei vigilanti privati per aumentare i controlli durante la movida del weekend aveva scatenato le critiche di LabMonza

L’arrivo dei vigilanti privati per aumentare i controlli durante la movida del weekend aveva scatenato le critiche di LabMonza

Dopo le tensioni, nella maggioranza di centrosinistra torna un clima più disteso. Un vertice sulla sicurezza, convocato con tutte le forze che sostengono il sindaco Paolo Pilotto - e già programmato da prima -, ha chiarito la linea sull’introduzione degli Street tutor, allentando, almeno in parte, la tensione scoppiata dopo le proteste di LabMonza. Il risultato è chiaro: la sperimentazione degli otto operatori privati di guardiania – distribuiti in due squadre da quattro – andrà avanti fino al 2 agosto, come inizialmente previsto. Gli Street tutor, presenti il venerdì e il sabato sera nei punti caldi della città – dal centro storico alla stazione –, non svolgono compiti repressivi, ma di presidio e dissuasione civica. La loro funzione è quella di affiancare la polizia locale nel prevenire episodi di degrado e disagio giovanile, come le scorribande dei cosiddetti maranza durante la movida del fine settimana. "La sperimentazione andrà avanti. Alla fine tireremo le somme", assicura l’assessore alla Sicurezza, Ambrogio Moccia, tra i protagonisti del confronto insieme all’assessore al Welfare, Egidio Riva. "L’incontro con le forze di maggioranza – aggiunge – è stato costruttivo e rassicurante. Pur con sensibilità diverse, non ci sono posizioni agli antipodi".

"Il potenziamento della rete di sicurezza, nelle sere del weekend, è avvertito come necessario - prosegue - e l’azione degli Street tutor non è di carattere repressivo, ma informativo". Toni meno perentori anche da parte di LabMonza, che la scorsa settimana aveva chiesto la revoca della determina che ha istituito gli Street tutor. Ora la posizione è un po’ più morbida: se il progetto non verrà interrotto, dovrà però essere "profondamente modificato" per aderire ai valori del programma elettorale, preferendo gli educatori ai vigilanti privati. Sulla conformità al programma c’è una chiara divergenza di vedute con il sindaco e l’assessore alla Sicurezza. Il primo cittadino aveva già chiarito che a suo avviso il programma non preclude a iniziative come questa. A ribadirlo è anche l’assessore Moccia: "Il programma è del sindaco. Chi meglio di lui può interpretarlo?". Un tema, quest’ultimo, al centro anche del Consiglio di ieri sera.

A.S.