
Autobus a Vimercate (foto di archivio)
Vimercate (Monza e Brianza), 15 luglio 2025 – Una ragazza blocca un autobus solo perché non l’aveva lasciata salire fuori fermata. Con lunghi momenti di attesa e l’intervento del padre della giovane che si è unito alla protesta incurante di avere appena interrotto un servizio pubblico cagionando fra l’altro ritardi e disagi agli altri passeggeri. È accaduto qualche giorno fa a Vimercate, a raccontarlo una dei passeggeri.
“La tratta dell'autobus Z319, che portava da Ronco Briantino ad Arcore, è stata interrotta all'altezza del Moriano (in via Galbussera, ndr) da una ragazza che, al rifiuto dell'autista di farla salire al di fuori della fermata, si è posizionata davanti all'autobus bloccandolo per una ventina di minuti circa”. Erano le 7.15 e il peggio doveva però ancora avvenire. La giovane, che stava andando al lavoro, ha inscenato una protesta a cui si è unito anche il padre.
“Questo, tralasciando il disagio per noi pendolari e per gli automobilisti che sono stati costretti a mosse azzardate per poter proseguire, ha costretto l'autista a dover chiedere l'intervento dei carabinieri, almeno fino all'arrivo del padre della ragazza”. Questi però, pare servendosi del veicolo di servizio dell’azienda per cui stava lavorando, “ha bloccato a sua volta l'autobus posizionandosi davanti e, una volta costretto a risalire sul suo mezzo, ha iniziato a rallentare la corsa frenando bruscamente a sorpresa davanti al pullman e muovendosi a zig zag per la strada, tanto che il conducente è stato costretto a farci scendere in tutta fretta al primo tratto di strada sicuro”.
La notizia è stata confermata informalmente dai colleghi dell’autobus, in attesa della presentazione di una probabile denuncia alle forze dell’ordine. Sull’episodio si è espresso Salvatore Russo, storico autista di bus e punto di riferimento delle loro esigenze e difficoltà, oggi esponente di Fratelli d’Italia: “Ci risiamo. Negli scorsi giorni contando anche Milano si sono registrate tre aggressioni ai danni degli autisti. Il problema della sicurezza va affrontato radicalmente, a tutela dei lavoratori e degli stessi utenti. Servirebbero delle guardie giurate pronte a intervenire sugli autobus”. L’altro giorno, una dozzina di passeggeri è stata costretta a scendere e a provvedere con mezzi propri a raggiungere le rispettive destinazioni. E oltre alla giovane ci si è messo anche il padre. “Bisognerebbe attuare delle lezioni di educazione civica a partire dalle scuole”.