Il padrone di casa decide chi invitare e chi lasciare fuori, su questo non ci piove. Ma se in ballo non c’è una cena ma un abbonamento a pagamento in un luogo pubblico, come San Siro, allora la materia si complica. Ecco perché la draconiana e applauditissima scelta dell’Inter (e del Milan) di rifiutare a centinaia di ultrà la possibilità di tesserarsi per la prossima stagione rischia di avere una coda in tribunale. Chi sono, alla fine, gli sgraditi? Che chi ha commesso reati (da stadio e non) debba restare fuori è sacrosanto. In teoria non dovrebbe nemmeno trovarsi nelle condizioni di entrare... Ma, se è vero, come sostengono gli avvocati, che nella black list ci sono tifosi incensurati, mai allontanati dagli spalti, ma abbonati da anni in curva, allora siamo di fronte a un’ingiustizia. È davvero così? Sarebbe il caso che l’Inter lo chiarisca pubblicamente e che per il futuro metta nero su bianco le regole d’ingresso.
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