
Luigi Roth, presidente di Apl
Le grandi opere fanno bene all’economia, l’autostrada Pedemontana farà bene non solo alla Brianza, ma all’intera Lombardia, all’Italia e all’Europa. È la tesi che ha fatto da filo conduttore ieri all’evento che ha portato a Palazzo Lombardia, oltre allo staff dirigenziale di Pedemontana, i vertici della Regione, Concessionaria autostrade lombarde e lo stesso ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, che ha scelto di "venire di persona" al posto di "salutare in video" proprio per sancire l’importanza dell’opera.
"Pedemontana farà risparmiare tempo, denaro, code e ridurrà l’inquinamento, quindi è un altro di questi asset che accompagno da lombardo con entusiasmo", ha detto il ministro e vicepremier, ricordando che "il governo ha cantieri aperti o di prossima apertura per 26 miliardi di euro in Lombardia: strade, autostrade, tangenziali, ponti, Olimpiadi, un investimento così non si era mai visto".
Un’opera strategica come motore di sviluppo per il governatore della Lombardia Attilio Fontana, che ha ricordato un’attesa lunga mezzo secolo: "Sarà un’infrastruttura che servirà innanzitutto ad eliminare il Milanocentrismo di tutte le infrastrutture. Finalmente non si dovrà andare a Milano per andare in qualunque altra parte della Lombardia o dell’Italia".
L’assessora Claudia Maria Terzi ci mette i numeri: "Con Pedemontana risparmieremo 45 milioni di ore l’anno, l’equivalente di 700 milioni di euro l’anno, migliorando in termini di qualità della vita e anche in termini economici". Non solo: con l’aumento della velocità commerciale un un’area congestionata come la Brianza, "saranno risparmiati ogni anno 35 milioni di litri di carburante". Un dato a sostegno della tesi che è diventata un cavallo di battaglia per il presidente di Pedemontana, Luigi Roth, che parla di "progetto virtuoso", che "toglie il traffico dalla rete locale e riduce i tempi".
Un’autostrada senza caselli (c’è il sistema free flow di lettura automatica della targa) percorsa mediamente da 30mila utenti al giorno nelle tratte già realizzate fino a Lentate sul Seveso (al completamento delle tratte B2-C sarà di 60mila veicoli/giorno), che piace soprattutto ai giovani, come dimostra una doppia ricerca commissionata ad consorzio Aaster e ad Analytics Arts. Se la prima studia lo sviluppo e la trasformazione della Brianza secondo lo schema delle città-snodo edi una nuova vocazione economica rispetto al manifatturiero di un tempo, la seconda valuta il grado di soddisfazione di chi Pedemontana la sta già usando o di chi vive nella zona. Secondo la ricerca solo il 2,8 per cento degli intervistati boccia l’opera ("pochi ma rumorosi", il commento del ministro Salvini). I giovani sono i principali utenti della A36: in particolare il 40,5 per cento dei Millenials e il 34,3 per cento della Gen Z la percorre almeno una volta la settimana. Detto questo, i sindaci del territorio devono vedersela coi problemi delle ruspe e dei cantieri. "Sollecitiamo Apl a fornire sempre più informazioni, il passaggio più bello è stato vedere i rendering di come sarà l’autostrada, non li avevamo mai visti prima", commenta il presidente della Provincia di Monza e Brianza, nonché sindaco di Meda, Luca Santambrogio. Gianpiero Bocca, sindaco di Cesano Maderno, aspetta Pedemontana al varco. "Attendiamo il piano delle cantierizzazioni, che dovrebbe essere pronto per fine mese. Il primo l’abbiamo rispedito al mittente. E abbiamo pendente la richiesta di maggiori compensazioni per opere viabilistiche: abbiamo chiesto alla Regione almeno 5 milioni di euro".
Infine le tariffe: per i sindaci è fondamentale ottenere sconti (in sala il paladino di questa tesi, il borgomastro di Lazzate Andrea Monti) o esenzioni sul pedaggio per i residenti che perderanno la Milano-Meda, gratuita, trasformata in autostrada. "Iniziamo a fare l’opera, poi parliamo di tutto il resto", la risposta di Fontana.
M.Guz.