BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Addio alla frana. Scatta il piano per riaprire l’alzaia. Subito un bypass

Un nuovo sentiero di 400 metri con materiale di recupero "Una soluzione ponte in attesa della rimozione più grossa".

La frana nel 2024 ha isolato l’alzaia rendendo impossibile raggiungerla

La frana nel 2024 ha isolato l’alzaia rendendo impossibile raggiungerla

Addio frana, a Cornate scatta il piano per riaprire l’alzaia, i tecnici coordinati dalla Provincia hanno pensato a un bypass, un nuovo sentiero di 400 metri, poco sopra la quota dell’Adda realizzato con materiale di recupero dello smottamento del maggio dell’anno scorso che ha provocato l’interruzione del percorso ciclopedonale del fiume, uno dei più amati dai turisti. "Un soluzione ponte in attesa di metter a punto la rimozione della frana più grossa - spiega il sindaco Andrea Panzeri - fase 2 dell’intervento". I lavori preliminari sono in corso: pulizia del muro di contenimento e caduta a terra dei massi rimasti a metà strada, il fenomeno si chiama disgaggio. "Ma per quest’estate riva chiusa- annuncia Panzeri, che spera in un cambio di passo per l’autunno – la Provincia è un regista pronto ed efficace, ma l’intervento non è semplice, l’obiettivo condiviso è accorciare i tempi, un’esigenza sentita da tutto il territorio".

E in particolare dalla cooperativa Solleva, che gestisce lo Stallazzo, l’antica stazione di posta da queste parti, unico presidio turistico nel raggio di 30 chilometri, rimasto isolato dopo la calamità del 2024. La coop che dà lavoro a persone svantaggiate ha ripreso l’attività a fine marzo, alla fine di uno stop doloroso per via dei bilanci in rosso dovuti all’assenza di passaggio, ma ha bisogno di dare nuovo impulso agli affari. Per sistemare la sponda, la Regione ha destinato alla causa 1 milione e mezzo di euro, "soldi provenienti dalle grandi concessioni idroelettriche e tornati così sul territorio", ricorda il primo cittadino. Un investimento contro il dissesto idrogeologico che insieme al maltempo ha innescato il disastro. Le piogge torrenziali di un anno fa avevano provocato lo smottamento e l’interruzione della ciclopedonale e i detriti avevano bloccato la sponda del canale causando il tracollo del terreno, della strada e del guardrail. Gli scorci sono molto frequentati, amati, e anche celebri grazie a Leonardo che ha fissato i paesaggi fra le due centrali Bertini ed Esterle nelle sue tele più famose. In attesa della soluzione definitiva, Solleva mette a punto progetti per lo sviluppo di una rete per la promozione del turismo culturale, "facendo tesoro delle risorse e delle indicazioni fornite dalle istituzioni e da vari soggetti al lavoro nell’area".