Silvio Berlusconi e Segrate, il sindaco Paolo Micheli (centrosinistra): “Quando sbagliò comizio e venne al mio evento”

Il primo cittadino ricorda l’episodio del 2015. “Penso che la nostra città debba dedicargli qualche luogo cittadino”

Silvio Berlusconi con il sindaco di Segrate Paolo Micheli

Silvio Berlusconi con il sindaco di Segrate Paolo Micheli

Segrate (Milano) – “Quando Silvio Berlusconi sbagliò comizio e presenziò ad un evento in mio favore. Memorabile”. Nell’esprimere a sua volta cordoglio per la scomparsa del Cavaliere, il sindaco di Segrate Paolo Micheli, di centrosinistra, non manca di ricordare un aneddoto curioso, che risale a otto anni fa. “Nelle battute finale del ballottaggio che nel 2015 mi portò a diventare per la prima volta sindaco di Segrate – ricorda –, Berlusconi fu protagonista di un episodio memorabile. Era stato invitato alla manifestazione di fine campagna elettorale della candidata del centrodestra, ma per errore venne portato in via 25 Aprile, dove si teneva un concerto di band segratesi in mio sostegno. La notizia di quella gaffe fece il giro del mondo. Un paio di anni fa, invitato a un evento per i 50 anni dello Sporting Milano 2, quando gli fui presentato ricordò subito quell’episodio e, con una battuta delle sue, lo commentò dicendo che non si era affatto sbagliato, era venuto alla mia manifestazione perché sapeva che ero uno dei suoi ragazzi di Mediaset (il gruppo dove Micheli lavora, ndr). Come sempre, molto spiritoso e sul pezzo”.

Da segratese, Micheli ricorda quanto la storia recente della sua città sia stata scandita da uno stretto legame con Berlusconi. “Non ero ancora nato quando l’Edilnord iniziò a costruire Milano 2, cambiando così radicalmente l’urbanistica di Segrate – racconta -. Sono nato nell’anno in cui iniziarono a Milano 2 le trasmissioni di Telemilanocavo, che quattro anni dopo fu acquistata da Berlusconi diventando poi Canale 5, il primo canale televisivo del gruppo Mediaset. Non ero ancora maggiorenne quando iniziò la cosiddetta “guerra di Segrate”, che portò Fininvest a prendere il controllo della Mondadori, e quando fu aperto a Milano 2 il primissimo club di Forza Italia. Mi ero laureato da poco quando, dopo un Master Sda Bocconi, fui assunto in Mediaset e divenni il programmatore di un canale Premium. Sono tuttora un dipendente di Mediaset, in aspettativa in quanto sindaco”. Che dire dunque, se non “addio Silvio. Penso che la nostra città, così intrisa della sua storia imprenditoriale e politica, debba ricordarlo dedicandogli un qualche luogo cittadino. Ne discuteremo insieme a tutte le forze politiche locali”. 

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