
Zibido San giacomo, protesta lavoratori Zaf contro la chiusura dell'azienda -
Zibido — Ancora in piazza i lavoratori della ZAF, licenziati dall’oggi al domani senza alcun preavviso. Questo pomeriggio, i 50 dipendenti hanno dato vita a un presidio di protesta davanti alla sede di Badile, lungo la ex statale 35 dei Giovi. Una mobilitazione che andrà avanti ad oltranza, con il supporto di diverse sigle sindacali, tra cui la Fiom-Cgil rappresentata da Emanuele Morosi. L’azienda, che si è rifiutata di aprire una trattativa, ha deciso di procedere con la cassa integrazione per cessata attività.
«È una tragedia. La fabbrica che chiude e licenzia i suoi lavoratori resta come una cattedrale svuotata. Dall’oggi al domani, 50 famiglie si ritrovano senza lavoro» spiegano Patrizia Bergami e Pietro Cataldi del gruppo Bene Comune. «Gli enti locali non hanno competenze dirette sulle attività di soggetti privati, ovviamente. Possono però creare condizioni favorevoli al benessere delle aziende presenti sul territorio. L’Amministrazione comunale ha chiesto la mediazione del Prefetto sulla vertenza della ZAF. È un atto doveroso. Noi siamo solo un gruppo consiliare di minoranza, ma vogliamo comunque far sentire tutta la nostra solidarietà ai lavoratori della ZAF e alle loro famiglie.»