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Economia

Yoox e l’incubo licenziamenti: oltre 200 dipendenti a rischio tra Bologna e Milano

Il colosso delle vendite online appartiene ora al Gruppo tedesco LuxExperience. La comunicazione ai lavoratori: “Pesano le difficoltà di mercato”. I sindacati: “Pronti alla mobilitazione, serve un tavolo nazionale”

Yoox Net a Porter Group annuncia licenziamenti: nella foto una manifestazione della Filcams-Cgil di Bologna davanti alla sede di Yoox a Zola Predosa

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Zola Predosa (Bologna), 3 settembre 2025 – Giornate di grande preoccupazione per i circa 160 lavoratori del territorio in servizio alla  Yoox Net-A-Porter. L’azienda, nelle scorse ore, avrebbe infatti comunicato al personale la volontà di licenziare i 211 lavoratori. Ai dipendenti di Bologna, circa 160, si aggiunge infatti la cinquantina di didpendenti in servizio nello stabilimento collocato nel Milanese

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Yoox è uno dei siti più attivi nel settore delle vendite online di beni di moda, lusso e design proposti spesso con grandi sconti. Fondata nel 2020, da pochi mesi il gruppo appartiene a LuxExperience BV  e dà lavoro a oltre mille persone in tutto il territorio nazionale, ha giustificato la decisione con le “difficoltà del mercato”. 

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"Una decisione che ha gettato nel panico molti lavoratori. Tanti sono entrati giovanissimi, in una azienda che era fiore all'occhiello, ora sono grandi, hanno famiglia e si troverebbero a casa dall'oggi al domani senza aver avuto nemmeno la possibilità di reimpiegarsi. La prima richiesta ora è che vengano usati gli ammortizzatori sociali –sottolinea  Mariano Vendola (Filcams Cgil Bologna) –. Viviamo in un territorio, l'Emilia-Romagna, in cui è inaccettabile che un licenziamento così impattante venga annunciato senza aver aperto procedure di ammortizzatori sociali, senza una cig, una solidarietà, senza alcune tutele pur previste dal Patto per il Lavoro e il Clima sottoscritto in regione”.

Avvisaglie vere e proprie non ce n'erano state, spiega, però, “avevamo chiesto spesso all'azienda lumi sull'andamento economico e il quadro ci era stato minimizzato”.

"L’azienda motiva tale scelta dichiarando una riduzione dei ricavi di 191 milioni di euro nell’ultimo esercizio e perdite complessive superiori a 2 miliardi di euro negli ultimi due anni – spiegano inoltre, in una nota congiunta, Filcams, Fisascat e Uiltucs –.  In realtà il dato più rilevante è rappresentato dalla riorganizzazione imposta dalla nuova proprietà LuxExperience, che prevede una riduzione e un accentramento delle funzioni attualmente svolte da Yoox a livello di gruppo. L’azienda ha inoltre comunicato di non voler ricorrere ad ammortizzatori sociali, qualificando gli esuberi come strutturali e definitivi, senza alcuna considerazione per il futuro delle oltre duecento famiglie coinvolte”. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono inaccettabile che, a pochi mesi dall’acquisizione da parte di LuxExperience, “l’azienda scelga di scaricare sui lavoratori il peso di una ristrutturazione decisa esclusivamente sulla base delle strategie del nuovo gruppo”.

Le tre sigle sindacali chiedono pertanto “il ritiro immediato della procedura e l’apertura di un tavolo di confronto”, sottolineando come “l’azienda non abbia adempiuto agli obblighi di legge in materia di comunicazioni preventive sullo stato di crisi”.

"Riteniamo, inoltre, che un processo di delocalizzazione di tale portata debba prevedere da subito il coinvolgimento delle istituzioni competenti, tra cui il Ministero del Lavoro e le Regioni interessate –  dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs –  non consentiremo che venga smantellata una realtà industriale storicamente radicata nei territori di Bologna e Milano, con gravissime conseguenze sociali e occupazionali".

Nelle prossime ore, attraverso le rappresentanze sindacali, si terranno assemblee in tutte le sedi coinvolte, durante le quali lavoratrici e lavoratori decideranno congiuntamente le azioni di contrasto da intraprendere contro questa scelta aziendale.

Una storia nata all’inizio del Terzo Millennio

Yoox Net-a-porter (Ynap) nasce dalla mente dell'imprenditore emiliano-romagnolo Federico Marchetti nel 2000 rivoluzionando il commercio online della moda di lusso.

Fu la start up ‘unicorno’ emiliana, in grado di raggiungere, non quotata in Borsa, una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari. Nel 2015 si è fusa con la  britannica Net-à-Porter e nel 2018 è passata di mano: Ynap fu comprata dal colosso svizzero Richemont, proprietario tra l'altro degli orologi Cartier e delle penne Montblanc. A ottobre 2024 Richemont ha sottoscritto un accordo per la vendita alla tedesca Mytheresa, completato in primavera.

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