GIOVANNI VOLPONI
Economia

EryDel, l’azienda che cura l’atassia-teleangiectasia: comprata dagli Usa per 450 milioni di dollari

L’azienda con sede a Bresso e stabilimento nel Modenese è nata nel 2007 in seno all’università di Urbino. La crescita negli anni fino all’intesa con una società americana

I professori Luigia Rossi e Mauro Magnani, fondatori di EryDel

I professori Luigia Rossi e Mauro Magnani, fondatori di EryDel

Bresso (Milano) – Una malattia rara, una nuova tecnologia per curarla nata in Italia e un’azienda statunitense che la acquisisce. È la storia, di questi giorni, della azienda EryDel, nata nel 2007 come spin-off dell’università di Urbino, cresciuta negli anni, stabilitasi tra Milano e Modena e comprata ora da Quince Therapeutics per oltre 450 milioni di dollari.

Una storia italiana

"EryDel nasce ormai sedici anni fa come costola dell’ateneo urbinate dove tuttora insegno – racconta il professor Mauro Magnani – da un progetto di ricerca mio e di Luigia Rossi. La company ha visto via via degli innesti di vari fondi d’investimento nel campo biomedico, dal piemontese Innogest al milanese Genextra, fino a Sofinnova, di respiro internazionale, con base a Parigi. Ma siamo sempre rimasti in Italia, con sede a Bresso (Milano) e uno stabilimento a Medolla, in provincia di Modena. Circa dieci anni fa, il distacco dall’università di Urbino, man mano che l’azienda cresceva e suscitava sempre più interesse".

Il campo d’azione

EryDel ha come focus la ricerca e lo sviluppo di strumenti che sfruttino i globuli rossi per veicolare dei farmaci. Nell’ultimo periodo, si è focalizzata sulla terapia per una malattia genetica rara (circa 70 casi totali in Italia), l’atassia-teleangiectasia.

"Lo studio è giunto alla fase tre, l’ultima – spiega Magnani – e trattandosi di una patologia con pochissimi pazienti nel mondo, per andare avanti abbiamo dovuto coinvolgere malati da tutti i continenti. Per questo respiro globale dello studio, EryDel necessitava sempre più di un partner di rilievo globale".

Approfondisci:

Dana Branzei vince fondi per la ricerca sulla progressione del cancro. Obiettivo? Terapie mirate

Dana Branzei vince fondi per la ricerca sulla progressione del cancro. Obiettivo? Terapie mirate

L’acquisto Usa

Da qui, anche per programmare al meglio la futura fase di commercializzazione, i contatti con i colossi del settore, andati avanti per circa un anno, e conclusi una settimana fa con la formalizzazione dell’accordo con Quince Therapeutics. L’azienda americana acquisirà gradualmente EryDel spa, con tranche di pagamenti agli azionisti legati a specifici traguardi. Inizialmente pagherà con delle proprie azioni, per poi passare al pagamento vero e proprio, come detto diviso in rate, il cui totale si aggira intorno ai 450 milioni di dollari.

L’accordo prevede che EryDel rimanga in Italia nelle due attuali sedi, anche se alla fine dell’acquisizione la proprietà sarà al 100% americana.

Conclude Magnani: "EryDel è un’azienda di cui andare fieri: il trattamento per l’atassia-teleangiectasia finora non esisteva. Ciò che realizziamo è una combinazione tra farmaco e macchinario. Si fa un prelievo al paziente, il macchinario incapsula nei globuli rossi il farmaco, e poi il sangue viene rinfuso nel paziente. Un’ora e mezzo di trattamento ogni mese, per tutta la vita. Ma i pazienti che hanno sperimentato il farmaco, hanno chiesto di proseguire, perché stavano meglio". EryDel poi fa ricerca su tante altre patologie, che con la nuova proprietà potranno solo aver maggiore impulso.