Dana Branzei vince fondi per la ricerca sulla progressione del cancro. Obiettivo? Terapie mirate

La scienziata, che dirige la biologia molecolare al Cnr di Pavia e la ricerca ‘Dna repair’ all’Istituto di oncologia molecolare di Milano, è tra i 25 ‘Advanced grant’ premiati su quasi 2mila progetti presentati al Ministero

Al centro la scienziata Dana Branzei insieme al suo staff dell'Ifom

Al centro la scienziata Dana Branzei insieme al suo staff dell'Ifom

Milano, 4 agosto 2023 – Grazie alla sua formazione e alla sua ricerca sui meccanismi alla base della progressione del cancro, Dana Branzei, che lavora tra Pavia e Milano, ha ottenuto un Advanced Grant (ossia dei contributi speciali) dal Fis – Fondo italiano per la scienza del Ministero dell'Università e della Ricerca.

Chi è Dana Branzei

Nata in Romania, formatasi in Giappone e attualmente residente in Italia la scienziata è attualmente dirigente di ricerca dell'Istituto di genetica molecolare Luigi Luca Cavalli-Sforza del Consiglio nazionale delle ricerche Cnr-Igm di Pavia e del programma di ricerca 'Dna Repair' all'Ifom – Istituto Firc di oncologia molecolare di Milano, che nasce come strumento operativo della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). 

Branzei, informano Ifom e Cnr, ha dimostrato "una straordinaria competenza e dedizione nel suo campo di ricerca. Il suo percorso internazionale le è valso diversi prestigiosi riconoscimenti, come altri due precedenti finanziamenti" del Consiglio europeo per la ricerca (Erc), "e la nomina a membro dell'Embo, il gotha europeo dei biologi molecolari".

Studio sulla progressione del cancro

La ricerca della scienziata, che vanta pubblicazioni su riviste come "Nature Communications e Nature Structure Molecular Biology, Cell, Molecular Cell, Pnas e Genes and Development", si focalizza "sulla comprensione delle origini dell'instabilità cromosomica nelle cellule eucariotiche in seguito a stress replicativo e su come la replicazione del genoma sia collegata all'organizzazione spaziale e alla compattazione del Dna nel nucleo cellulare. Questo progetto finanziato dal Fis", nello specifico, "intende far luce sui complessi percorsi di coesione e ricombinazione, in particolare sul loro ruolo nella progressione del cancro".

Intitolato 'Replication-associated Cohesion and Recombination', "costituisce un'eccellenza di innovazione scientifica nel settore Erc Life Sciences".

“Progettazione di terapie antitumorali”

"Sono entusiasta di intraprendere questo progetto fondamentale - dichiara Branzei - e fiduciosa del potenziale impatto che le nostre scoperte potrebbero avere sulla progettazione di terapie antitumorali più efficaci. Il nostro obiettivo è comprendere la sinergia e la compensazione che si verificano in queste vie, durante il ciclo cellulare. Questa conoscenza è fondamentale per progettare potenziali terapie mirate a questi processi".

Solo 47 progetti finanziati su 1.912

Il finanziamento ricevuto dalla scienziata, ricorda una nota, "fa parte di un programma di finanziamento altamente competitivo. Con un tasso di successo di appena il 2,5%, solo 47 dei 1.912 progetti presentati sono stati approvati. Un processo di selezione così rigoroso rende il risultato ottenuto dalla dottoressa Branzei una testimonianza significativa del merito del suo lavoro e del potenziale impatto che il suo progetto potrebbe avere sulla comprensione dei processi genetici e sul trattamento del cancro". 

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Finanziamento fino a 1,5 milioni di euro

Il bando FIS si propone di sostenere a livello nazionale progetti di ricerca fondamentale, analoghi a quelli finanziati dallo European Research Council (Erc).

Grazie ad una dotazione di 50 milioni di euro sono stati finanziati 25 Advanced Grant per importi fino a un milione e mezzo di euro ciascuno, destinati a Principal Investigator affermati, e 22 Starting Grant per importi fino a un milione di euro ciascuno, destinati a Principal Investigator junior, che non abbiano conseguito il dottorato da più di 10 anni.

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