
I progetti del Bertarelli-Ferraris che accelera sulla mobilità, gli scambi internazionali e gli stage all’estero. Il preside Militante: "Ricadute dal punto di vista linguistico, professionale e anche sull’autonomia".
La prima campanella non è ancora suonata, ma già si parte all’Istituto Bertarelli-Ferraris. Ieri le prime classi hanno preso il volo per Berlino. Le prossime destinazioni saranno Siviglia, Malaga, Perpignan e pure Pechino, in collaborazione con l’Istituto Confucio. Non un semplice viaggio d’istruzione in anticipo sui tempi, ma un Erasmus+ e un progetto di internazionalizzazione che coinvolge più studenti possibili, professori e anche il personale. Nell’anno scolastico 2024/25 è stato assegnato alla scuola un finanziamento di 144.922 euro che ha permesso 31 mobilità a breve termine (su un target di 23) e otto a lungo termine (ErasmusPro). L’Istituto ha garantito pari accesso e sostegno anche agli studenti con difficoltà economiche. E l’esperienza è stata promossa dal 100% dei partecipanti, che ha ottenuto anche le certificazioni previste, con ricadute sul piano linguistico, professionale e interculturale. Gli studenti del Bertarelli-Ferraris nel mese di luglio hanno partecipato anche all’evento conclusivo di “Scuola Futura Italia Osaka 2025”, nel Padiglione Italia di Expo 2025, mentre il personale scolastico ha partecipato a esperienze di job-shadowing e formazione linguistica in Islanda e a Malaga.
"La mia formazione universitaria è legata allo studio delle lingue e delle culture straniere – spiega il dirigente scolastico, Federico Militante – per questo credo profondamente che un’esperienza come Erasmus+ non sia solo un viaggio: è un’apertura del pensiero, una palestra di autonomia, un ponte tra scuola e mondo. Vedere i nostri studenti e docenti crescere attraverso queste esperienze è una delle soddisfazioni più autentiche del nostro lavoro". A coordinare i progetti di internazionalizzazione è la professoressa Teresa Capuano. Lo sguardo è già rivolto al futuro: "Per il 2025-2026 l’istituto gestirà un budget Erasmus+ vicino ai 300mila euro consolidando la propria identità di scuola internazionale di riferimento nel territorio milanese. Un’identità sempre più attrattiva, confermata dalla crescita degli indirizzi turistico e linguistico. Erasmus+ è una visione educativa che si fa realtà". Anche il “Pcto“, l’ex alternanza scuola-lavoro, varca i confini regionali con i fondi “Erasmus+ Vet“ e si apre all’Europa con un internship, un periodo di formazione pratica, spesso all’interno di un’azienda, ente o istituzione, in cui uno studente o un giovane laureato acquisisce esperienza diretta sul campo.