SIMONA BALLATORE
Cronaca

I 40 studenti della Iulm in classe con Mogol: “Il mondo in tre minuti di canzone”

Il progetto dell’università, dalle aule di Milano al centro della creatività fondato dal celebre paroliere in Umbria. In trasferta i meritevoli: non contano solo i voti ma la partecipazione alla vita culturale del campus

Gli studenti della Iulm insieme a Mogol

Gli studenti della Iulm insieme a Mogol

Milano, 24 luglio 2025 – Quaranta studenti della Iulm a lezione da Mogol: sono partiti ieri all’alba per raggiungere il Cet, il Centro Europeo di Toscolano, fondato dall’autore di canzoni, poeta e produttore discografico nella Tenuta dei Ciclamini, in Umbria.

L’ateneo milanese è il primo d’Italia a portare qui la didattica residenziale, offrendo una full immersion di una settimana agli studenti “meritevoli”. E per merito non si intende solo voti e rendimento accademico, ma soprattutto la partecipazione alla vita studentesca e culturale, ai corsi e agli eventi organizzati dall’università. Tra loro c’è Ludovico Caprioli, 22 anni, rappresentante degli studenti in Cda e in prima linea con l’associazione Astra: “È un’esperienza molto interessante e impattante – racconta –. Studiamo comunicazione ogni giorno, qui possiamo analizzarla anche da un’angolatura diversa e con una didattica laboratoriale. Mogol ci ha appena raccontato come, sempre più, si debba riuscire a comunicare tanto in poco tempo, anche vista la soglia d’attenzione. E in tre minuti di canzone lui riesce a comunicare davvero tantissimo”.

Nella mente di Ludovico scorrono ‘Con il nastro rosa’ e ‘Ancora tu’: “Qui siamo in tanti e con background diversi: studiamo comunicazione, arti, turismo, la musica ci unisce e insegna tantissimo”. Non mancano le sorprese al Cet: i ragazzi della Iulm hanno appena intercettato Giusy Ferreri e nei prossimi giorni incontreranno tanti professionisti tra cui il cantautore Giuseppe Anastasi, il produttore Massimo Satta, la vocal coach Carla Quadraccia e il compositore e musicista Giuseppe Barbera.

“Con questo progetto la Iulm rafforza il suo impegno per una formazione che mette al centro l’esperienza e la relazione – sottolinea la rettrice Valentina Garavaglia, che ha promosso l’iniziativa, finanziata interamente dall’ateneo, e che ieri ha raggiunto i ragazzi –. Portare i nostri studenti in un luogo simbolo della parola e della creatività come il Cet significa offrire loro un’occasione unica di confronto con il mondo professionale, arricchendo il percorso accademico con stimoli condivisi”. E con una miscela di arti e saperi.