BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Via don Sturzo, via alberi e posti auto. Dopo le proteste si apre uno spiraglio

Comune disposto a incontrare i residenti contrari. E la lista Vivere Cernusco minaccia nuove manifestazioni

Incontro tra residenti e Comitati contrari al progetto di restyling di via don Sturzo che farebbe sparire 15 alberi e 25 parcheggi a detta di chi protesta

Incontro tra residenti e Comitati contrari al progetto di restyling di via don Sturzo che farebbe sparire 15 alberi e 25 parcheggi a detta di chi protesta

Il restyling indigesto di via don Sturzo, che taglia 15 alberi e 25 parcheggi per far posto a una ciclabile, il Comune cede: "Incontreremo il quartiere", l’annuncio in aula dopo l’interpellanza di Vivere Cernusco, all’opposizione. Da mesi i residenti si battono per cambiare il progetto da 1,3 milioni che "porterebbe più disagi che benefici". Assemblee per strada, banchetti, volantini porta a porta e una soluzione alternativa allo studio, la "protesta costruttiva" va a segno e qualcosa potrebbe cambiare. "Era cominciato tutto con un’assemblea pubblica due anni fa– ricorda la lista – poi il piano era finito nel dimenticatoio. Salvo che a fine dicembre, una delibera alla chetichella ha riesumato la questione cambiando i connotati".

Nella prima contestatissima versione gli stalli cancellati erano 44, "ma gli alberi erano salvi e il costo era 630mila euro, ora siamo a un milione 300mila euro. La gente è sul piede di guerra". Qui abitano circa 500 famiglie. "Hanno appena inaugurato l’asilo nido che toglierà altri posti auto, il parcheggio è un grosso problema. Eliminarli significa peggiorare la quotidianità di chi ha solo un box, spesso piccolo, mentre oggi in ogni casa ci sono almeno due macchine". Per non parlare "di parenti e amici in visita costretti a fare il giro dell’oca per venire a cena". I residenti avevano chiesto "la sistemazione dei marciapiedi e un po’ di manutenzione". La riduzione del taglio iniziale di posti auto era nata "dopo la sollevazione in seguito all’incontro pubblico di fine 2023. Ma i termini nei quali è stato rivisto l’intervenuto non piacciono. Sarebbe meglio ripensarci. Anche se il progetto è esecutivo".

Adesso lo spiraglio, la partita potrebbe essere riaperta. Per ora Vivere è insoddisfatta – incontri a parte da settembre – delle risposte ricevute in Consiglio: "Non sono state ipotizzate altre soluzioni a quella che prevede sia l’abbattimento degli alberi che la riduzione dei posti auto – accusa il capogruppo Luca Forlani – mancano parole chiare sul fatto che il progetto iniziale verrà modificato o confermato. Vanno ascoltati i cittadini, che chiedono qualcosa di diverso. Se non c’è il cambio di rotta, saremo al loro fianco con ogni iniziativa per fermare il progetto".