
La partenza a tarda sera, una ventina di chilometri di cammino nelle campagne dell’Adda sprofondate nel buio e all’alba...
La partenza a tarda sera, una ventina di chilometri di cammino nelle campagne dell’Adda sprofondate nel buio e all’alba la Santa Messa per i pellegrini al Santuario di San Giovanni Battista del Calandrone, a Merlino. Debutto per la versione "notturna", seppure ridotta, del Cammino di San Giovanni, da Melzo a Lodi, percorso devozionale e culturale fra Milanese e Lodigiano ideato due anni fa da un gruppo di melzesi e sempre più gettonato da turisti di tutta la regione. La camminata "in notturna" alla vigilia della ricorrenza di San Giovanni era stata programmata l’anno scorso e poi rinviata causa maltempo. Quest’anno, però, tutti pronti: i componenti del gruppo fondatore, fra gli altri Roberto Fabbri e Marco Bottani, tanti melzesi, una rappresentanza del Comune: "Un’esperienza emozionante e intensa". Sulla pagina del Cammino i "grazie" degli organizzatori: "A chi ha aderito alla proposta, e con spensieratezza ci ha fatto compagnia nella notte. Agli amici che ci hanno supportato e permesso di realizzare tutto questo. Al vescovo monsignor Maurizio Malvestiti e a tutti coloro che al Santuario del Calandrone ci hanno accolto". Il percorso "integrale" del Cammino di san Giovanni è di 53 chilometri, "fattibile - spiega Roberto Fabbri - in un paio di giorni". Un viaggio sempre più strutturato: "Abbiamo stipulato delle convenzioni per ristorazione e se occorre pernottamento, tutte elencate sulla nostra pagina". A chi compia l’intero cammino la possibilità di compilare una scheda "testimonium" che attesta, con un timbro, la partecipazione.
M.A.