
Enrico Pazzali, presidente uscente di Fondazione Fiera Milano
Sul tavolo della riunione della Giunta regionale in programma martedì prossimo approderà anche la delibera con la quale si metterà fine alla presidenza di Enrico Pazzali in Fondazione Fiera Milano e si aprirà, contestualmente, l’iter per la nomina del suo successore e dei nuovi vertici dell’ente. Un iter articolato, considerato che si dovrà passare anche dal Consiglio regionale. Ma il dato di fatto è che va concludendosi una vicenda che ha tenuto banco per mesi dentro e fuori e i palazzi di Regione Lombardia. Come noto, Pazzali è attualmente indagato dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte attività illecite di dossieraggio condotte attraverso Equalize, una società da lui stesso fondata. E non solo: da ormai sette mesi si attende il pronunciamento del Tribunale del Riesame su eventuali misure cautelari a suo carico. è in questo contesto che sono maturate le pressioni di Fratelli d’Italia perché Pazzali fosse convinto a dimettersi dalla presidenza della Fondazione, pressioni rivolte innanzitutto al governatore leghista Attilio Fontana che invece, così come il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a sua volta socio della Fondazione, ha ritenuto di dover evitare ingerenze.
La svolta solo pochi giorni fa: lunedì la Fondazione ha approvato il proprio Bilancio e chiuso così i tre anni di mandato del suo presidente. Un’approvazione alla quale non sono seguite le dimissioni di Pazzali, comunque avviato verso un’inevitabile conclusione del proprio mandato. Da qui l’ira di Fratelli d’Italia con il doppio vertice tenutosi già lunedì: quello tra Ignazio La Russa, presidente del Senato, la ministra Daniela Santanché, l’eurparlamentare Mario Mantovani e i consiglieri regionali meloniani e, subito dopo, quello tra Romano La Russa e Christian Garavaglia, nell’ordine capodelegazione di FdI in Giunta regionale e capogruppo al Pirellone, e lo stesso Fontana. Un incontro, questo, durante il quale FdI ha definitivamente chiesto al governatore di procedere il prima possibile alla sostituzione di Pazzali, per l’esattezza entro la fine di luglio.
Mercoledì, quindi, l’accelarata. C’è chi parla di un confronto tra Matteo Salvini e Ignazio La Russa che sarebbe stato decisivo sulla questione Fiera più dell’incontro dell’incontro tra i coordinatori regionali, ma ad ogni modo mercoledì sera il dado è stato tratto: via al rinnovo delle cariche della Fondazione. Pazzali sarà così sostituito da Giovanni Bozzetti, ex assessore comunale e regionale. Martedì, come detto, la delibera di Giunta poi la palla passerà al Consiglio. Da considerare, ai fini dell’effettività dell’entrata in vigore delle nomine, anche i tempi del passaggio in Comune. Nell’immediato la Fondazione è attesa da due sfide cruciali: la riconversione dei padiglioni fieristici in impianti per gli sport sul ghiaccio per le Olimpiadi Invernali del 2026 ma anche l’allestimento del nuovo centro di produzione della Rai. Per questo era stata inserita nello Statuto una norma che avrebbe consentire la proroga di Pazzali e degli attuali vertici. Una soluzione poi tramontata per via dell’inchiesta giudiziaria su Equalize. Dal centrosinistra Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, continua a chiedere celerità: "Alla Fondazione Fiera serve una nuova guida in tempi rapidissimi, perché si è perso già troppo tempo. Faccio appello a Fontana: occorre fare in fretta e rimuovere Pazzali, come chiediamo da mesi e come dice la nostra mozione che è all’ordine del giorno del Consiglio regionale da settimane".
Giambattista Anastasio