
Davide Gorla, la vittima dell'omicidio consumatosi in via Milano a Busto Arsizio (Varese)
Busto Arsizio (Varese) – È sotto choc Busto Arsizio, dopo l’omicidio del commerciante Davide Gorla, 64 anni, titolare di un negozio di oggettistica e penne di lusso, Lineacontinua, in via Milano, pieno centro, avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì. Le indagini subito avviate dalla Polizia di Stato di Busto e dalla Squadra Mobile di Varese, coordinate dalla pm Flavia Salvatore, hanno battuto la pista giusta, dopo aver escluso sulla base dei primi elementi raccolti l’ipotesi della rapina e nel giro di pochi ore hanno individuato il presunto assassino.
L’uomo, che si era dato alla fuga, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza che hanno fornito elementi utili agli investigatori, si chiama Emanuele Mirti, ha 50 anni ed è stato fermato nella notte tra mercoledì e giovedì. Gli agenti lo hanno trovato nella sua abitazione a Castellanza, un appartamento in una palazzina, che aveva in affitto dalla vittima, conferma che i due uomini si conoscevano. Anche Gorla fino a qualche anno fa risiedeva a Castellanza, poi si era trasferito a Rescaldina.
Il presunto assassino, operaio, incensurato, è stato interrogato nella notte ma ha negato ogni addebito proclamandosi innocente. Gli investigatori continuano la loro attività, ci sono aspetti da chiarire e resta da trovare l’arma del delitto, un coltello o un tagliacarte, da capire se l’assassino l’avesse portato da casa oppure l’avesse trovato nel negozio della vittima. Nessuna traccia pure della maglietta che l’assassino, incurante delle telecamere in funzione in centro, si è sfilato quando è uscito dal negozio, probabilmente sporca di sangue, indossandone una pulita.

Dunque vittima e presunto assassino si conoscevano, e per gli inquirenti ci sarebbe un movente economico dietro al delitto, pare che ci fossero affitti non pagati per circa 10mila euro, che Gorla, proprietario dell’appartamento, probabilmente reclamava. Ma non si esclude che tra i due uomini potessero esserci anche questioni personali in sospeso.
Nella notte sono continuate le audizioni dei testimoni, alcuni avrebbero visto l’assassino uscire dal negozio e il confronto tra le descrizioni fornite e le immagini delle telecamere che avrebbero ripreso in modo molto nitido il presunto omicida (compreso un tatuaggio su una gamba) coincide. Altri avrebbero sentito Gorla gridare (“cosa fai, sei pazzo?”), poi più nulla, il silenzio, mentre l’assassino fuggiva. Poche ore dopo gli investigatori hanno raggiunto Mirti. Profondo il cordoglio a Busto Arsizio e a Castellanza. I commercianti, dopo la chiusura dei negozi, alle 19.30 hanno dato vita in centro a una camminata silenziosa, da piazza Santa Maria a via Milano, fino al negozio di Gorla, per ricordarlo.
“Il drammatico evento accaduto nel cuore della nostra città - hanno scritto i commercianti del Comitato del centro - ci ha lasciati profondamente addolorati e turbati. La perdita del collega e amico Davide Gorla, commerciante stimato e parte integrante della nostra comunità, ci colpisce nel profondo. Questo evento così grave ha lacerato la vita della nostra città. Una comunità viva, che si ritrova oggi ferita, ma ancora più consapevole del valore della vicinanza, della sicurezza e del rispetto reciproco”. Poi in silenzio davanti al negozio, che per Davide Gorla era la vita.