Milano, 9 gennaio 2025 – Vandalismo contro il ricordo di una vittima dell’estremismo politico. Qualcuno – ancora non è possibile sapere se è stata una sola persona o hanno agito più elementi – ha tracciato una scritta spray sul murale in via Paladini che ricorda Sergio Ramelli, il militante del Fronte del Gioventù ferito a colpi di chiave inglese e successivamente morto in ospedale il 29 aprile del 1975.

A segnalare l’accaduto è stato l’eurodeputato milanese di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, con un post pubblicato questa mattina sulla sua pagina Facebook. Sul dipinto, ogni anno in occasione dell’anniversario meta di pellegrinaggio da parte di militanti di destra ed estrema destra, è comparsa la scritta “Fasci appesi”, con un cuore come punto sulla seconda I.
Il messaggio
“Nella notte – scrive Fidanza – qualche fenomeno ha pensato bene di imbrattare il murales che ventuno anni fa abbiamo realizzato a Milano sotto casa di Sergio Ramelli, ammazzato a colpi di chiave inglese da un commando antifascista a neanche vent’anni. Questo 29 aprile sarà il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa e anche a cinquant’anni di distanza, evidentemente, il suo nome e il suo ricordo fanno ancora paura a chi conosce solo l’odio. Ci auguriamo che i responsabili vengano identificati e puniti il prima possibile. Noi, dal canto nostro, continueremo a raccontare la sua storia”.

La speranza è che questo atto vandalico non sia la prima tappa di un percorso di avvicinamento verso l’anniversario segnato da tensioni. Ancora non si sanno i programmi, ma è molto probabile – vista la cifra tonda – che i simpatizzanti di destra, moderata ed estrema, intendano commemorare con iniziative di richiamo la ricorrenza.
L’indagine
Intanto sull’episodio la Procura di Milano aprirà un fascicolo. La Digos depositerà un'informativa sull'episodio al procuratore Marcello Viola e, poi, sarà aperta un'indagine con l'ipotesi di reato di deturpamento e imbrattamento.
Il commento del sindaco Sala
L'imbrattamento del murale dedicato a Milano a Sergio Ramelli "è un fatto molto grave, oggettivamente come ogni ferita alla memoria milanese, e anche Ramelli fa parte della memoria milanese". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della visita all'hub di prima accoglienza per i senzatetto. "Io da quando sono sindaco non ho mai perso una commemorazione per Ramelli - ha aggiunto -, per questo povero ragazzo, per cui la cosa è assolutamente da condannare".
Il commento del governatore Fontana
“Un gesto tanto grave, quanto vigliacco. Grave perché colpisce la memoria di un giovane ucciso a causa delle proprie idee, vigliacco perché, chi l’ha compiuto, non ha avuto il coraggio di farsi riconoscere”, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando la notizia della vandalizzazione del murale che da oltre 20 anni ricorda Sergio Ramelli.