Garbagnate Milanese (Milano), 22 gennaio 2024- Al via l’udienza preliminare per la morte di Valentino Colia, il 15enne travolto e ucciso lo scorso 17 luglio da un furgone guidato da Bodgan Pasca, romeno di 32 anni, ubriaco e senza patente.
A sei mesi e mezzo dal drammatico incidente in viale Kennedy a Garbagnate Milanese, venerdì 9 febbraio in Tribunale a Milano davanti al gup Luca Milani ci saranno l’ i mputato, il pubblico ministero Mauro Clerici che ne chiederà il rinvio a giudizio e la famiglia di Valentino rappresentata dagli avvocati Carlo Fontana e Ivan Crucitti. Pasca che si trova in carcere a San Vittore ha chiesto il patteggiamento.
Era stato arrestato in flagranza per omicidio stradale e il gip Lidia Castellulli aveva convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere ravvisando il pericolo di reiterazione del reato. Pasca era stato denunciato per guida senza patente in tre diverse occasioni, e l’ultima volta nel 2020, anche in stato di ubriachezza. E come si legge nel provvedimento deve essere, "impedita qualsiasi ulteriore possibilità di violazione della normativa stradale e deve essere scongiurata qualsiasi occasione che si rimetta alla guida di un veicolo".
Anche quella sera dopo l’incidente il 32enne aveva un tasso alcolemico di 1,1 grammo/litro. Erano le 22.30 quando Valentino insieme ad alcuni amici stava andando in gelateria. Erano in sella alla bici lui e l’amica Ambra, stavano attraversando via Kennedy, sulle strisce pedonali, quando su di loro è piombato il furgone guidato da Bogdan. Valentino e l’amica sono stati proiettati a 38 metri dal punto d’urto.
Quando sul posto sono arrivati i soccorritori il 15enne era in arresto carciocircolatorio, dopo le prime manovre di rianimazione è stato portato all’ospedale San Gerardo di Monza dove è deceduto poco dopo.
La ragazza, 16enne, dopo settimane di terapia intensiva e riabilitazione ce l’ha fatta. Le accuse nei confronti del romeno sono di omicidio stradale più le circostanze aggravanti e di lesioni stradali (590 bis) per le gravi ferite riportate dalla ragazza.
Valentino frequentava il corso di meccanica al centro di formazione professionale Salesiani di Arese, a settembre avrebbe iniziato la terza.
Amava e giocava a basket da quando era ragazzino, prima nell’Osl Garbagnate e poi nell’associazione Puntoebasket di Lainate.
I familiari vogliono giustizia e intanto insieme agli amici stanno costituendo un’associazione, "abbiamo già in testa il nome e anche i progetti che vogliano sostenere con i fondi che raccoglieremo - racconta mamma Emilia -.
È un modo per ricordare Valentino che era un ragazzo buono e amato da tutti".