ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Garbagnate, dopo l’uccisione di Valentino Colia i residenti protestano: “Quel passaggio pedonale è pericoloso”

A due settimane dal tragico incidente in cui ha perso la vita il 15enne, travolto da un furgone, i cittadini denunciano: potrebbe morire qualcun altro. L’amministrazione risponde: "Stiamo facendo molto per la sicurezza"

Il luogo dove è avvenuto l’incidente in cui ha perso la vita Valentino Colia

Il luogo dove è avvenuto l’incidente in cui ha perso la vita Valentino Colia

Garbagnate Milanese (Milano) – “Ormai 15 giorni fa è stato investito e ucciso un ragazzino di 15 anni che stava attraversando una delle vie principali all’altezza di un passaggio pedonale, ma dove non c’è l’illuminazione, non ci sono le strisce pedonali, non c’è la visuale perché ci sono dei guardrail molto alti e non ci sono neanche dei dossi per limitare la velocità di chi sopraggiunge a 100 km allora essendoci un rettilineo di 2 km. Gli abitanti della zona sono anni che segnalano la situazione pericolosa al Comune. Il passaggio pedonale è ancora lì, così. Potrebbe morire ancora un altro ragazzino". È la mail di un cittadino residente in viale Kennedy a Garbagnate Milanese, dove lo scorso 17 luglio è stato travolto e ucciso Valentino Colia, 15 anni, da un furgone guidato da Bogdan Pasca, 32enne romeno, ubriaco e senza patente.

Dopo i malumori e le proteste dei residenti nei giorni successivi all’incidente la situazione non è cambiata. Secondo i cittadini l’attraversamento è pericoloso e chiedono all’amministrazione comunale di intervenire. Il Comune interpellato risponde a due voci, quella “tecnica" del comandante della polizia locale, Andrea Assandri e quella “politica” del sindaco Davide Barletta. "Le strisce pedonali nel luogo dell’incidente si trovano tra due lampioni della pubblica illuminazione, collocati una decina di metri prima e dopo l’attraversamento, un posizionamento, studiato da ingegneri, affinché non si creino coni d’ombra - spiega il comandante - sono presenti guardrail a protezione della differenza altimetrica tra i due rami della via, ed un semaforo. Le strisce pedonali sono ben visibili nel senso di marcia ‘interessato’, ed in fase di rifacimento nel senso opposto dove è stato creato un attraversamento rialzato. Stiamo attentamente monitorando questo intervento, in continuo contatto con la ditta appaltatrice della segnaletica, che non ha ancora ultimato i lavori".

Per quanto riguarda i dossi, il comandante spiega che la via Kennedy non ha le caratteristiche richieste dal codice della strada per la realizzazione. "Questa amministrazione ha fatto molto in ambito sicurezza stradale, tra dossi, asfaltature e presidio del territorio, anche grazie alla tecnologia - risponde il sindaco - Ascoltiamo con attenzione le segnalazioni dei cittadini. Ma interventi sul territorio sono stabiliti da funzionari, che scrupolosamente si attengono al Codice della Strada. Non si tratta quindi di scelte politiche". In merito all’incidente del 15enne, aggiunge, "lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. In tal senso, i primi provvedimenti giudiziari intrapresi mi paiono decisamente eloquenti".

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