Treno deragliato a Pioltello, le tre donne hanno perso la vita in pochi istanti

L’autopsia sulle vittime. Partono gli accertamenti per ricostruire la dinamica del disastro

Da sinistra: Pierangela Tadini, Ida Milanesi e Giuseppina Pirri

Da sinistra: Pierangela Tadini, Ida Milanesi e Giuseppina Pirri

Milano, 2 febbraio 2018 - Giuseppina Pirri, Ida Maddalena Milanesi e Pierangela Tadini sarebbero morte in pochi istanti, tra le lamiere del terzo vagone del treno partito da Cremona e deragliato a Pioltello. È quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia eseguita ieri sui cadaveri delle tre vittime del disastro ferroviario. Un passaggio dell’inchiesta: per gli esami autoptici i legali degli indagati di Rete Ferroviaria Italiana hanno indicato come consulenti i professori Diana e Collina, del Policlinico di Milano, mentre quelli degli indagati di Trenord si sono affidati al medico legale Riccardo Zoia. 

Nelle prossime ore la Procura darà il nulla osta per le esequie, e le salme verranno restituite ai familiari che potranno celebrare i funerali. Tre donne di 39, 51 e 62 anni, morte sul treno che prendevano ogni giorno per andare al lavoro. La sveglia all’alba, il viaggio sulle carrozze stipate di passeggeri. Sono oltre 160 i pendolari a bordo del treno killer che hanno risposto all’appello degli inquirenti per fornire testimonianze e informazioni utili nell’ambito delle indagini per ricostruire le cause dell’incidente. Persone residenti in diverse zone della Lombardia, che hanno deciso di farsi avanti e di offrire il loro contributo. 

Approfondisci:

Incidenti ferroviari in Lombardia. I deragliamenti a Livraga e Pioltello, con 5 vittime

Incidenti ferroviari in Lombardia. I deragliamenti a Livraga e Pioltello, con 5 vittime

Gli inquirenti hanno predisposto un questionario standard per i passeggeri che hanno risposto all’appello appeso fuori dalle stazioni lungo la tratta, con cui è stato chiesto a chi era su quel treno di fornire tutte le informazioni utili. Pm e investigatori, infatti, vogliono prima di tutto farsi un’idea precisa del numero di persone che era nei vagoni (soprattutto nel terzo, il primo a deragliare e quello dove sono morte le tre donne) e poi capire cosa hanno sentito e notato in quei momenti prima del deragliamento e dell’impatto contro i pali. Un lavoro lungo e complesso, ma necessario per ricostruire l’accaduto. Intanto, inizieranno questa mattina, con il taglio del binario “incriminato”, cioè la parte che comprende il cosiddetto “punto zero”, la staffa di legno e il giunto usurato, gli accertamenti irripetibili disposti dalla Procura di Milano.

Alle 9 verrà conferito l’incarico ai consulenti nominati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti. Poi si partirà con il taglio di - indicativamente - 5-6 metri di binario con una attrezzatura particolare composta da una grossa sega circolare. Potrebbero iniziare nelle prossime ore anche le operazioni per rimuovere il treno deragliato, che verrà trasportato in un hangar e rimarrà a disposizione per i rilievi. In particolare verrà tagliata e isolata la terza carrozza, deragliata e distrutta dall’impatto, sulla quale viaggiavano le tre vittime e la maggior parte dei feriti. Ieri si è tenuto un vertice in Procura, durante il quale è stata fissata la tabella di marcia per gli accertamenti utili per accertare eventuali carenze nella manutenzione e responsabilità degli indagati. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro