Treno deragliato a Pioltello: gli 007 sulla rotaia killer, la verità in cinque metri

Questa mattina verrà tagliata la sezione della rete ferroviaria da analizzare

La rotaia killer e il pezzo 'sparato' a venti metri

La rotaia killer e il pezzo 'sparato' a venti metri

Milano, 2 febbraio 2018 - Una grossa sega circolare per tagliare e isolare il binario “incriminato”. Una sezione di cinque o sei metri, la parte che comprende il cosiddetto “punto zero”, la staffa di legno infilata sotto la rotaia e il giunto usurato. Inizieranno questa mattina gli accertamenti tecnici irripetibili disposti dalla Procura di Milano a Pioltello, nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente ferroviario avvenuto una settimana fa, che ha provocato la morte di tre donne e quasi cinquanta feriti. Rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Ieri è stato preparata l’area per far entrare i mezzi necessari per le operazioni, tra cui le attrezzature per il taglio del binario che poi verrà esaminato dai consulenti incaricati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti. Un pool di ingegneri ed esperti di sicurezza ferroviaria, ai quali si aggiungeranno i consulenti nominati dalle difese degli indagati e dai legali dei familiari delle vittime. 

Potrebbero iniziare nelle prossime ore anche le operazioni per rimuovere il treno deragliato, che verrà trasportato in un hangar e rimarrà a disposizione per i rilievi. In particolare verrà tagliata e isolata la terza carrozza, deragliata e distrutta dall’impatto, sulla quale viaggiavano le tre vittime e la maggior parte dei feriti. Ieri si è tenuto un vertice in Procura, durante il quale è stata fissata la tabella di marcia per gli accertamenti. Esami che riguarderanno quindi il binario “incriminato” e, tra gli altri elementi, i carrelli del treno. Per ora sono indagati i vertici di Rfi e di Trenord, e le società sulla base della legge 231 per le responsabilità delle imprese. Intanto ieri sono state eseguite le autopsie sui cadaveri delle tre donne che, secondo quanto emerge dai primi accertamenti, sarebbero morte in pochi istanti. I legali degli indagati di Rete Ferroviaria Italiana hanno indicato come consulenti i professori Diana e Collina, del Policlinico di Milano, mentre quelli degli indagati di Trenord si sono affidati al medico legale Riccardo Zoia. Nelle prossime ore la Procura dovrebbe dare il nulla osta per la sepoltura delle salme. Intanto ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto, nel corso di un incontro con il ministro Delrio, di «continuare a investire per la sicurezza»

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