
Sono rimasti senza buoni pasto cartacei circa 500 lavoratori di Palazzo Marino che soffrono di patologie alimentari e devono seguire...
Sono rimasti senza buoni pasto cartacei circa 500 lavoratori di Palazzo Marino che soffrono di patologie alimentari e devono seguire particolari regimi dietetici. Una situazione, denunciata dai sindacati, che costringe i dipendenti coinvolti a pagare la pausa pranzo di tasca loro in attesa che arrivi la fornitura dei ticket. "A fronte del costante aumento non preventivato delle richieste di buoni pasto cartacei – si legge nella risposta fornita dall’Ufficio mense alla richiesta di chiarimenti avanzata da una lavoratrice – è corrisposta l’impossibilità di approvvigionamento attraverso Consip a causa dell’esaurimento dei lotti per la Lombardia". Sono state avviate le procedure per l’acquisto, ma con "tempi tecnici incomprimibili". Si invita quindi a usare i "badge nei locali inclusi nella rete convenzionata".
I buoni pasto cartacei, spendibili anche nei supermercati, sono forniti solo ai dipendenti con patologie alimentari, che per questo motivo non possono pranzare nei bar e ristoranti convenzionati con il Comune, non attrezzati per determinate diete. Per loro è stabilito quindi un sistema diverso rispetto a quello del badge utilizzato dai colleghi. "Il ritardo nella fornitura dei ticket cartacei è inaccettabile – spiega Orfeo Mastantuono, segretario provinciale del Csa – ed è frutto della pessima organizzazione da parte della direzione del Servizio mensa. Disagi che si ripercuotono sui lavoratori, costretti ad anticipare le spese con costi che gravano su stipendi già bassi. Tutto questo denota una mancanza di interesse da parte dell’amministrazione". I sindacati, inoltre, sollevano dubbi sul picco di richieste con cui il Comune motiva il ritardo nella fornitura, visto che il bacino dei dipendenti con patologie alimentari è sempre lo stesso. "Ancora una volta – sottolinea Giovanni Molisse, segretario della Fp Cgil milanese – la direzione competente alla distribuzione dei ticket cartacei per chi ha problemi legati all’alimentazione sta creando difficoltà alle lavoratrici e lavoratori interessati. Sono finiti i buoni cartacei e nell’attesa che l’acquisto dei nuovi vada a buon fine i lavoratori restano senza. È inaccettabile una situazione del genere in una città come Milano. È l’ennesima volta che si registrano problemi, e Palazzo Marino deve prendere provvedimenti".
Andrea Gianni