MANUELA MARZIANI
Cronaca

Sciopero della Festa d’autunno. Dipendenti comunali a casa se non saltano fuori i fondi

A Casorate Primo la decisione di disertare il “Feston“ è stata presa in assemblea all’unanimità. La ricorrenza viene infatti pagata con la cassa dei lavoratori, ormai sempre più risicata.

A Casorate Primo la decisione di disertare il “Feston“ è stata presa in assemblea all’unanimità. La ricorrenza viene infatti pagata con la cassa dei lavoratori, ormai sempre più risicata.

A Casorate Primo la decisione di disertare il “Feston“ è stata presa in assemblea all’unanimità. La ricorrenza viene infatti pagata con la cassa dei lavoratori, ormai sempre più risicata.

Non parteciperanno al Festone i dipendenti del Comune. La decisione è stata assunta all’unanimità in un’assemblea che si è svolta alla presenza del coordinatore provinciale della Polizia locale della Uil Giovanni Latiano e sarà protocollata domani. Si vuole dare un po’ di tempo all’Amministrazione per correre ai ripari in vista della festa tradizionale d’autunno, di solito a fine ottobre, e include eventi sia di domenica sia di martedì.

All’appuntamento che prevede una giornata in piazza con stand, giochi e attrazioni prima partecipava tutto il personale mentre da qualche tempo il numero è sempre più esiguo: sei amministratori e quattro agenti di Polizia locale, pagati in straordinario. Ma il Festone viene pagato con il fondo dei dipendenti che è sempre più risicato e gran parte delle risorse vanno per la festa di fine ottobre. "Per rendere un miglior servizio alla cittadinanza – suggeriscono i dipendenti – sarebbe opportuno chiedere per tempo un finanziamento". "Se per il Festone venissero utilizzati fondi di bilancio – dice Latiano – si libererebbero risorse, ad esempio per aumentare l’indennità di servizio esterno che può andare da 0 a 15 euro e oggi a Casorate è di 1,50 euro al giorno, una delle più basse della provincia".

Ora il Comune sarà chiamato a rivedere i piani. "L’Amministrazione può organizzare la festa con una variazione di bilancio – aggiunge Latiano – Affidarsi a una società esterna, con un costo più elevato; chiedere un contributo ai commercianti. Con il Festone infatti introita i soldi pagati dagli ambulanti per l’occupazione del suolo pubblico".

Sono trenta i dipendenti del Comune e fino a poco tempo fa ognuno percepiva una parte del fondo utilizzato per progetti, straordinari e indennità di turno. "Se si riduce il fondo, anche i passaggi di livello non si riescono più a corrispondere". Oltre al tema del Festone in assemblea si è parlato della possibilità di trasformare l’attuale buono pasto nel più pratico ticket elettronico, della reperibilità del personale dell’Anagrafe-Stato civile e dell’incremento dell’indennità del servizio esterno della Polizia locale.

Manuela Marziani