
Gli ospiti di Casa di Robi, progetto della cooperativa Eureka alla Cascina Cappuccina
Un polo sociale per favorire l’inclusione e il rafforzamento dell’autostima, dove possono nascere anche amori e amicizie. E così, si sono formate anche alcune coppie tra i disabili che frequentano le attività di socializzazione e i percorsi di autonomia promossi dalla cooperativa sociale Eureka alla Cascina Cappuccina di Melegnano, dove le diversità diventano un’occasione di scambio e arricchimento.
Federico Volpe e Marcello Pedrazzini sono gli inquilini della Casa di Robi, uno spazio ricavato all’interno della Cascina per favorire, sotto la regia di educatori e personale specializzato, esperienze di vita autonoma attraverso la condivisione di locali comuni, ritmi della giornata, spese e piccole commissioni. Marcello ha trovato la sua anima gemella in Francesca Spampinato, che lavora alla gelateria inclusiva di Riozzo, a Cerro al Lambro. Insieme condividono, tra l’altro, la passione per le trasferte in collina: "Nel fine settimana raggiungiamo la mia famiglia a Varzi, dove Marcello dà una mano nelle attività manuali e io mi diverto a cucinare. La mia specialità? Risotto con salsiccia e funghi – racconta Francesca –. Sposarci? Punto al 2030. La data esatta, però, resterà top secret fino all’ultimo". Federico fa coppia con Giada De Biasi, che a sua volta frequenta spazi e attività di Eureka.
"Nel tempo libero andiamo in piscina, mentre a fine mese partiremo, in gruppo, per una vacanza a Riccione – spiega Federico –. Giada abita a Lodi e io vado a trovarla usando il passante ferroviario". Tra i ragazzi che gravitano nell’orbita della cooperativa c’è anche Federico “Chicco“ Bernazzani.
Legatissimo al suo omonimo Federico Volpe, Chicco collabora, tra l’altro, col Banco di solidarietà, aiutando i volontari a riempire i pacchi alimentari da destinare alle famiglie bisognose. Inaugurata lo scorso 17 maggio, la Casa di Robi è un progetto di housing sociale per giovani adulti con disabilità intellettiva ad alto funzionamento. E’ una palestra dove allenarsi a vivere in autonomia, anche in vista del "dopo di noi".
Il Politecnico di Milano, in collaborazione con Fondazione Triulza, ha scelto la Casa di Robi come best practice dell’autonomia abitativa. In questo contesto, un gruppo d’ingegneri meccatronici è venuto in Cascina per contribuire a progettare un’app che, fungendo da promemoria, aiuterà i giovani inquilini a ricordarsi di gestire le attività quotidiane.
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