
Uno degli ingressi dell'Area C
Milano – La vera novità riguarda l’utilizzo delle “informazioni delle telecamere relative alle ztl nel territorio del Comune di Milano, nei limiti previsti dalla normativa in vigore e nelle modalità ritenute più efficati, anche al fine di comunicare ai rispettivi Comuni titolari dell’autorizzazione quanto necessario per la valutazione di loro provvedimenti”. Tradotto: gli occhi elettronici di Area B e C in campo per stanare i driver che violano le regole, così da segnalarli alle amministrazioni di appartenenza.
Per il resto, il protocollo siglato ieri mattina a Palazzo Diotti dopo una lunga gestazione ricalca a grandi linee le regole d’ingaggio già concordate nel precedente patto tra istituzioni e associazioni di categoria di tassisti e noleggiatori con conducente. Vale a dire: contrasto all’illegalità nel trasporto pubblico non di linea; più ghisa in strada (300 in totale tra agenti e ufficiali) per intercettare e sanzionare chi viola le norme; verifiche mirate su piattaforme informatiche e app per togliere linfa alle “fonti di procacciamento, diffusione e promozione dell’abusivismo”. “L’efficacia dell’attività di prevenzione e repressione sarà rafforzata anche mediante strategie di indagine e di accertamento diversificate”, sintetizza in una nota la Prefettura guidata da Claudio Sgaraglia.
Soddisfatti i sindacati delle auto bianche, che in una nota congiunta hanno ringraziato l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, che nel suo intervento ha parlato di “servizio di eccellenza per la città di Milano”, e ribadito la richiesta di “controlli seri, regole chiare e un’applicazione imparziale della normativa”. Del resto, la chiosa, “solo così sarà possibile tutelare chi opera nel rispetto delle regole e contrastare chi, invece, cerca scorciatoie a discapito della collettività”.
Un concetto che il delegato Uiltrasporti Silla Mattiazzi ha reso ancor più esplicito: “È un buon punto di partenza, ma ora vogliamo vedere risultati tangibili anche in termini di verbali, che negli anni scorsi si sono limitati a poche decine”. Dal canto suo, Francesco Artusa, presidente dell’associazione di noleggiatori Sistema Trasporti, ha commentato così la sottoscrizione dell’intesa a Palazzo Diotti: “Siamo soddisfatti soprattutto per aver aperto il protocollo agli ncc, che ne erano sempre stati esclusi. Lavoreremo per ricostruire un dialogo coi tassisti perché questa faida fa comodo solo all’abusivismo strutturato, sempre più forte nel turismo e negli eventi, comprese le prossime Olimpiadi”. Una stoccata finale alla Regione: “Siamo delusi dalla fuga dal protocollo: non ha avuto il coraggio istituzionale di difendere la propria legge che ha causato il paradosso” sulla territorialità del servizio.