STEFANIA TOTARO
Cronaca

Omicidio Sofia Castelli, la rabbia dopo la condanna all’ex fidanzato: “Troppo pochi 24 anni”

Monza, la pubblica accusa aveva chiesto l'ergastolo per Zakaria Atqaoui reo confesso del massacro a Cologno. Parenti e amici della vittima indignati

Sofia Castelli uccisa dall'ex fidanzato Zakaria Atqaoui

Sofia Castelli uccisa dall'ex fidanzato Zakaria Atqaoui

Cologno Monzese (Milano), 12 Aprile 2024 - Insulti, proteste e lacrime alla lettura della sentenza della Corte di Assise di Monza, che oggi ha condannato a 24 anni di reclusione Zakaria Atqaoui, il 23enne che all'alba del 29 luglio 2023 ha ucciso con otto coltellate nel sonno la ex fidanzata 20enne Sofia Castelli dopo essersi nascosto nell'armadio della casa della ragazza.

I commenti degli amici e conoscenti

"A 40 anni sarai fuori di galera, vergognati", uno dei commenti, tra le parolacce, arrivati dal pubblico di parenti, amici e conoscenti in aula nei confronti del giovane italo marocchino, che dalla gabbia ha tenuto gli occhi bassi e non ha aperto bocca.

Per il 23enne la Procura aveva infatti chiesto la condanna all'ergastolo. "Ci aspettavamo una sentenza diversa, tra 24 anni Sofia sarebbe stata una cinquantenne", ha commentato Aurora Fiameni, l'amica della vittima che dormiva nella stanza accanto quando la giovane è stata uccisa.

Il silenzio del padre

Nessun commento dal padre di Sofia, mentre il suo legale, l'avvocato Giuseppe Policastro, ha confermato: "I giudici hanno valutato positivamente il comportamento processuale dell'imputato, che ha confessato e che ha accettato di evitare l'istruttoria del processo, ma non crediamo che sia stato valutato adeguatamente e non riteniamo che sia una sentenza giusta perchè con quello che ha fatto, lui ha distrutto più famiglie. Attendiamo le motivazioni dei giudici per decidere come procedere".

Le parole della difesa

"La sentenza ha tenuto conto della realtà effettiva dei fatti e dello stato particolare di questo giovane sulla capacità di preordinare quanto ha commesso perché ha perso il controllo". Era stato lo stesso Atqaoui la mattina dell'omicidio a fermare una pattuglia della polizia locale e, ancora sporco di sangue, a confessare di avere ucciso la ex.

I fatti del 29 luglio 2023

La notte precedente, Sofia Castelli era stata a ballare in un locale alla periferia di Milano. Raggiunta ormai l'alba, la 20enne aveva deciso di ospitare a casa sua, a Cologno Monzese, una delle sue amiche più strette dato che la sua famiglia era fuori per qualche giorno.

Arrivate all'abitazione, le due si sono messe a dormire in due stanze attigue visto che avrebbero dovuto svegliarsi in orari diversi. Nell'armadio della 20enne, però, si era già nascosto alcune ore prima il suo ex fidanzato. I due ragazzi avevano avuto una relazione sentimentale, che poi la giovane aveva voluto interrompere. Il 23enne però non aveva mai accettato questa decisione ed aveva l'ossessione che la 20enne potesse vedere un altro.

A raccontarlo è stato lui stesso ai carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni una volta arrestato. Così, alcuni giorni prima di quel sabato, Zakaria era riuscito a farsi aprire la porta di casa da Sofia con la scusa di mangiare insieme un pezzo di torta che le aveva portato. Con questo stratagemma, il 23enne è riuscito a impossessarsi del mazzo di chiavi che ha usato per entrare di nascosto nella casa dell'ex fidanzata. Mentre lei era a ballare, ha preso un coltello dalla cucina e si è nascosto nell'armadio della sua camera da letto. La sua intenzione era quella di sorprendere la 20enne insieme a un altro ragazzo. "Giuro che me la paga", aveva scritto col telefonino a un amico. Quando ha aperto l'anta dell'armadio, nel letto c'era la ragazza da sola, ma lui ha portato comunque a termine il piano omicida, approfittando che nel sonno non avesse neanche modo di difendersi dalle coltellate.