LAURA LANA
Cronaca

Il presidio di salute a Cologno. "Per un vero welfare di comunità"

È partito ieri il progetto sperimentale “Microarea“, grazie alla collaborazione di SASEF (Salute Senza Frontiere), Asst Nord Milano e...

Inaugurazione del nuovo presidio di salute in viale Lombardia nell’ambito del progetto sperimentale “Microarea“

Inaugurazione del nuovo presidio di salute in viale Lombardia nell’ambito del progetto sperimentale “Microarea“

È partito ieri il progetto sperimentale “Microarea“, grazie alla collaborazione di SASEF (Salute Senza Frontiere), Asst Nord Milano e Comune. L’iniziativa vede la creazione di un presidio di salute di prossimità nel quartiere di viale Lombardia e si propone come punto di riferimento stabile e facilmente accessibile, dove operatori sociosanitari, volontari e rappresentanti delle istituzioni collaboreranno per favorire la prevenzione, la presa in carico dei bisogni e l’integrazione tra servizi sociali e sanitari. La sede è al civico 143, in un locale di proprietà del Comune. Tra gli obiettivi principali del progetto la possibilità di offrire un’assistenza di prossimità gratuita e di qualità, di promuovere la salute e il benessere dei residenti, con particolare attenzione alle fasce fragili della popolazione nonché favorire la partecipazione attiva e la costruzione di reti di solidarietà tra residenti, istituzioni e associazioni.

"La Microarea rappresenta un tassello importante del nostro programma per il welfare di comunità – ha dichiarato il sindaco Stefano Zanelli –. Lo abbiamo inserito nelle nostre linee programmatiche, perché pensiamo che sia una risposta concreta e tangibile per portare i servizi vicino ai colognesi, costruendo insieme le risposte ai bisogni. Anche così si costruisce una città più bella".

Cologno Monzese è tra i primi comuni italiani a portare le Microaree sul proprio territorio, dopo Trieste, che è stato il precursore italiano. Questi nuovi servizi sono state pensate idealmente come dei passaggi intermedi, ovvero degli anelli che congiungono il territorio e l’azienda sanitaria. Altre città italiane, tra cui Bologna, stanno sperimentando e attivando i presidi di prossimità in questi ultimi anni. "Questo progetto rappresenta una importante occasione di collaborazione tra Comune, associazionismo ed enti sanitari per dare risposte concrete ed immediate a piccoli e grandi problemi quotidiani in un’ottica di socialità condivisa – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali e all’inclusione Antonio Velluto –. Se, come auspichiamo, i risultati saranno positivi, pensiamo di estendere questo programma ad altre aree della nostra città".

Laura Lana