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Cronaca

Eventi, concerti e partite di calcio aperti alla disabilità: “A Roma contro 7 mesi di stallo”

Il comitato “Live for All“ e l’associazione “AlDiQua Artists“ saranno in Senato giovedì 3 luglio per chiedere non solo di dare un’accelerata all’approvazione degli emendamenti e del progetto di legge sull’accessibilità degli spettacoli dal vivo, ma anche di rimuovere le barriere fisiche e burocratiche contro le quali si scontra chi sta sul palco

Per una persona con disabilità poter assistere ad un concerto dal vivo non è scontato

Per una persona con disabilità poter assistere ad un concerto dal vivo non è scontato

"Gli emendamenti al progetto di legge sono fermi in Commissione Cultura della Camera da novembre, da 7 mesi. E del tavolo di lavoro proposto dalla ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, non si è più saputo nulla. Ora basta: ad un anno dal lancio del manifesto “Live for All“ chiediamo alla politica di assumersi le proprie responsabilità, di farci capire se intenda fare sul serio, se intenda o no rendere accessibili alle persone con disabilità gli eventi dal vivo, dai concerti alle partite di calcio o di altri sport".

Una richiesta, quella di Lisa Noja, consigliera regionale di Italia Viva, che domani 3 luglio sarà portata dentro i palazzi della politica romana, a Palazzo Madama, sede del Senato. Qui si chiederà non solo di dare un’accelerata all’approvazione degli emendamenti e del progetto di legge sull’accessibilità degli spettacoli dal vivo ma anche, per la prima volta, di rimuovere le barriere fisiche e burocratiche contro le quali si scontra chi sta sul palco, chi ha fatto del palco la propria professione: le attrici e gli attori, le artiste e gli artisti con disabilità. Accanto ai promotori del manifesto e del comitato “Live for All“, tra i quali la stessa Noja, ci saranno, infatti, i rappresentanti di “AlDiQua Artists“, l’associazione che tutela gli artisti con disabilità.

Due lati della stessa medaglia. Il manifesto “Live for All“, per chi non lo ricordi, chiede, in sintesi, di consentire alle persone con disabilità di prenotare i biglietti per gli eventi dal vivo con le stesse modalità di tutti gli altri, chiede che alla disabilità sia riservato un numero decente di posti, al contrario di quanto avviene oggi, e che questi siano adeguati, cioè accessibili ma anche capaci di garantire allo spettatore una buona visibilità, altro aspetto spesso trascurato dagli organizzatori degli eventi. Infine, si chiede di porre fine alla segregazione alle quale sono sottoposte le persone con disabilità, costrette ad assistere agli spettacoli con un accompagnatore, senza potersi organizzare in gruppo, col gruppo degli amici. Il progetto di legge e, soprattutto, gli emendamenti mirati a renderlo incisivo, servono a questo.

"Oggi – aggiunge Noja – lo scoglio più difficile da superare è il tema della sicurezza, usato più o meno con buon senso, basti pensare che ad un ragazzo cieco è stato impedito di raggiungere un settore del palazzetto perché aveva il bastone. Gli è stato impedito proprio per presunti motivi di sicurezza. La sicurezza sembra contare solo per le persone con disabilità, trattate sempre come bambini. Ma non può essere una giustificazione per discriminare". Il manifesto “Live for All“ viaggia verso le 10mila firme. La causa è stata sposata dall’associazione Luca Coscioni e dall’Osservatorio Malattie Rare, ma anche dalla cantante Francesca Michielin, che ne ha dato visibilità sui social, nonché dai comici Ficarra e Picone.

Quanto ad “AlDiQua Artists“, Noja spiega: "La discriminazione avviene anche sul palco. E da più punti di vista: dall’accessibilità dei luoghi che scandiscono il mestiere degli attori, spesso non garantita, fino alla fatica che si fa nel riconoscere la professionalità degli artisti con disabilità, come se non si trattasse di veri e propri professionisti. Altro tema, per garantir loro pari opportunità occorre qualche spesa in più: l’attore con disabilità, ad esempio, deve andare in tour con un assistente e questo comporta costi aggiuntivi. Ma oggi manca un pensiero, manca una visione su questo tema. Manca pure la certezza di poter contare su bandi fissi e su risorse che siano messe a disposizione con continuità. Chiediamo sia approvata una mozione con impegni precisi per il Governo".

Oltre a Noja, saranno a Palazzo Madama anche Chiara Bersani, Marina Cuollo, Federica D’Alessandro, Flavia Dalila D’Amico, Giorgia Meneghesso, Sofia Righetti, Arianna Talamona, Valentina Tomirotti, Serena Tummino.