
Silvana Damato
Milano – Le indagini sulla morte di Silvana Damato, l’ex tabaccaia di 69 anni trovata senza vita l’8 agosto nella sua abitazione di Bruzzano, periferia nord di Milano, si stanno concentrando anche sulla pista economica. Secondo quanto emerso nell’ultima puntata di Dentro la notizia su Canale 5, dal conto corrente della donna mancherebbero tra i 40 e i 50mila euro: una somma considerevole per una pensionata, che ora gli investigatori dovranno cercare di rintracciare.
La questione dei soldi spariti rappresenta un nuovo elemento per ricostruire gli ultimi mesi di vita di Silvana Damato. I carabinieri della Compagnia Duomo, coordinati dal pubblico ministero Valentina Mondovì, stanno cercando di capire se quella cifra sia stata spesa dalla donna per necessità personali, prestata a qualcuno della sua cerchia di conoscenze, oppure se sia stata sottratta con la forza. Non è escluso che proprio questi soldi possano essere legati al movente dell’omicidio.
Dall’autopsia è emerso che Damato aveva diverse tumefazioni al volto e una ferita al collo, segni compatibili con un’aggressione violenta. Secondo i primi risultati, la donna sarebbe stata colpita ripetutamente con un oggetto pesante e dalla forma piatta: gli investigatori ipotizzano potesse trattarsi di un ferro da stiro o di un grande posacenere. Tuttavia, nell’appartamento non è stato trovato nessun oggetto di questo tipo, il che fa pensare che l’assassino lo abbia portato via con sé.
Un altro dettaglio significativo riguarda l’abbigliamento della vittima. Contrariamente a quanto inizialmente riportato, Silvana non è stata trovata in vestaglia, ma vestita esattamente come quando era uscita la mattina per fare la spesa. Questo particolare suggerisce che l’aggressione sia avvenuta poco dopo il suo rientro a casa, intorno all’ora di pranzo. L’ultima volta che è stata vista viva è stata verso mezzogiorno, quando ha salutato una vicina sulle scale del condominio dopo essere tornata dal supermercato.
Il Ris di Parma ha effettuato un sopralluogo approfondito nell’appartamento di via Bisnati, trovando alcune tracce di sangue che verranno analizzate nei laboratori. Gli investigatori stanno anche esaminando lo smartphone della donna, trovato addosso al cadavere, per ricostruire i suoi contatti e le sue relazioni sociali degli ultimi tempi.
Rimane il mistero delle chiavi di casa, sparite insieme all’arma del delitto. La porta dell’appartamento era regolarmente chiusa quando i vigili del fuoco sono entrati, ma le chiavi di Silvana non sono mai state ritrovate.