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Scommesse clandestine nel mondo del calcio, i cinque indagati fanno ricorso contro i domiciliari

Il 21 maggio erano stati arrestati i presunti gestori del "sistema", basato anche sul "passaparola", per far scommettere i calciatori, soprattutto su poker on line ma anche su eventi sportivi

La Gdf di Milano arresta cinque indagati per scommesse clandestine, coinvolti anche calciatori di Serie A come Fagioli e Tonali.

La Gdf di Milano arresta cinque indagati per scommesse clandestine, coinvolti anche calciatori di Serie A come Fagioli e Tonali.

Milano, 3 giugno 2025 – Dal 21 maggio sono agli arresti domiciliari per la vicenda delle scommesse clandestine. Ora hanno tutti presentato tutti ricorso al Tribunale del Riesame di Milano. Si tratta dei cinque indagati finiti i domiciliari, su ordinanza della gip Lidia Castellucci dopo gli interrogatori preventivi, nell'inchiesta sulle scommesse clandestine che ha coinvolto anche una dozzina di calciatori di serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Wes McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci.

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Su richiesta dei pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, nell'indagine della polizia giudiziaria della Gdf, infatti, la giudice aveva disposto la misura cautelare per i reati, a vario titolo, di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio per i presunti gestori del "sistema", Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, che avrebbero messo in piedi il meccanismo, basato anche sul "passaparola", per far scommettere i calciatori, soprattutto su poker on line ma anche su eventi sportivi.

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Domiciliari disposti anche per gli amministratori di Elysium Group, gioielleria milanese che avrebbe messo a "disposizione i conti correnti". In particolare, per Antonio Scinocca e Antonino Parise, legale rappresentante e socio, e per Andrea Piccini, ex socio, che avrebbero simulato "la vendita" di "orologi" di lusso, a volte con "emissione di fatture" a giustificazione. Poi, avrebbero ricevuto sui conti bonifici "a copertura dei debiti contratti dai giocatori", così riciclando i soldi delle puntate per centinaia di migliaia di euro. Il Riesame dovrà ora fissare udienza per discutere i ricorsi. Mentre i calciatori, che non sono il vero focus del fascicolo dei pm milanesi (che hanno ereditato l'indagine dai colleghi torinesi), potranno uscire dal procedimento pagando semplicemente delle oblazioni, ossia delle multe.