
Antonino “Tony“ Parise, influencer dei Rolex che su Instagram ha 76mila follower legale rappresentante e socio della Elysium la gioielleria di via Pergolesi finita al centro dell’inchiesta sulle scommesse illegali dei calciatori Per l’accusa avrebbe simulato la vendita di oprologi di lusso per coprire i debiti degli sportivi
Un "enorme giro d’affari" su cui si indaga che faceva leva sul "pericolo" rappresentato per i giocatori, ventenni e ricchi, di rimanere invischiati in "uno scandalo connesso alle scommesse sportive". Così riuscivano ad ottenere tutto ciò che volevano, non fermandosi nemmeno dopo le perquisizioni disposte dai pm di Torino nel settembre 2023. E, in alcuni casi, come quello che avrebbe coinvolto il difensore dell’Atalanta e della Nazionale, Raoul Bellanova, chi non rientrava dei debiti veniva "minacciato".
Sono elementi che hanno portato la gip Lidia Castellucci, su richiesta dei pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini nell’inchiesta della polizia giudiziaria della Gdf, a disporre, dopo gli interrogatori preventivi di poco più di un mese fa, gli arresti domiciliari nei confronti dei cinque indagati, tra cui i presunti gestori del "sistema". Per i reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio.
Il caso è quello delle puntate illegali on line che ha coinvolto, come venuto a galla ad aprile con sequestri di oltre 1.5 milioni di euro e perquisizioni, anche una dozzina di calciatori di serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Wes McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci. Tutti iscritti nelle indagini, partite a Torino, che avevano già fatto rumore e portato a squalifiche, poi trasmesse alla Procura diretta da Marcello Viola. Indagati, però, che, a differenza dei cinque arrestati, il vero focus del fascicolo, potranno uscire dal procedimento pagando semplicemente delle multe.
Diverse le posizioni di Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, che avrebbero messo in piedi il meccanismo, basato anche sul "passaparola", per far scommettere i calciatori, soprattutto su poker on line, ma anche su eventi sportivi. E ancora degli amministratori di Elysium Group, la gioielleria milanese che avrebbe messo a "disposizione i conti correnti". Antonio Scinocca e Antonino Parise, legale rappresentante e socio, e Andrea Piccini, ex socio, avrebbero simulato la vendita di orologi di lusso, a volte con "emissione di fatture a giustificazione, e poi ricevevano sui conti correnti bonifici a copertura dei debiti contratti dai giocatori", così riciclando i soldi delle puntate per centinaia di migliaia di euro.
Dagli atti, in parte già noti, viene fuori qualche nuova chat. "Non ce n’è orologi oggi! Non lo vedi che ti stiamo balzando come una pallina da una parte all’altra? Eh... non ce n’è orologi... pagare... pagare. Ma pagare vuol dire pagare: cioè più dell’importo dell’orologio", intimava De Giacomo a Fagioli, ex Juve e ora alla Fiorentina, in un messaggio vocale.