
I calciatori Alessandro Florenzi, Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, coinvolti nel presunto giro di scommesse illegali
Il calciatore indagato Sandro Tonali, interrogato dai pm il 17 ottobre 2023, ha raccontato come funzionava il ‘sistema’ per saldare i debiti con i gestori delle piattaforme per le scommesse clandestine. Il titolare della gioielleria Elysium, nel cuore di Milano, “mi fece vedere un Rolex che sapevo dal valore di 9.000 euro e il gioielliere mi proponeva 21.000 euro, prezzo che comprendeva l’importo del debito con Tommy”, ossia Tommaso De Giacomo, uno dei presunti capi dell'organizzazione.
Rolex gonfiati e debiti a sei cifre
Gli orologi a prezzo ‘gonfiato’ in realtà non venivano acquistati, ma servivano come giustificativo per i bonifici sulle somme che poi venivano trasferite ai gestori delle piattaforme. “Ho contratto con Tommy un debito di circa 300mila euro – ha spiegato – sono arrivato ad avere un debito di circa 500mila euro che ho pagato in parte con il modo descritto e in parte con le vincite. Scommettevo sul Milan, con esito vincente a favore del Milan”. Alcuni calciatori avevano anche aperto, emerge dalle indagini, una chat di gruppo con il nome ‘poker’.
Nicolò Fagioli “pescatore” di calciatori
Nicolò Fagioli, anche lui indagato, ha riferito ai pm di essere “in debito a Milano con Freddy di 80mila euro e con Tommy di 300mila euro”. Fagioli, come emerge dalle chat, avrebbe anche procacciato clienti per i promotori del giro di scommesse, ‘pescando’ tra i calciatori di serie A. “Catturalo, lavora per me (....). Poi ti faccio il regalo”, scriveva De Giacomo a Fagioli nel novembre 2022. “Ti carico 5 k”. Fagioli, quindi, avrebbe coinvolto nel giro di scommesse calciatori come Bellanova, Pinsoglio e Gatti, puntando anche al bianconero McKennie, che De Giacomo definiva “il buon Weston”.

Tommaso De Giacomo, “Il Professore”
Tommaso De Giacomo era invece soprannominato, nell’ambiente, “Il professore”. "Da Tommy non ho mai ricevuto minacce esplicite – ha spiegato ai pm un altro calciatore, Nicolò Zaniolo – ma sapeva la mia identità, sapevo perfettamente di aver giocato su piattaforme illegali e che dietro c’erano persone pericolose”. Il vantaggio del gioco illegale, come emerge da diversi interrogatori, era quello di poter giocare senza dover anticipare le somme, accumulando debiti che poi venivano saldati con il sistema dei falsi acquisiti nella gioielleria. “Li passo su Elysium”, scriveva Fagioli a De Giacomo, rispondendo a una richiesta di saldare il debito.