MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Majorino replica a Boeri : "Troppi clochard in città?. Sala non lo ha ascoltato"

Il capogruppo del Pd in Regione sulle recenti intercettazioni dell’archistar: "Lui si lamentava con Beppe, che però continuò con quelle politiche".

Il capogruppo del Pd in Regione sulle recenti intercettazioni dell’archistar: "Lui si lamentava con Beppe, che però continuò con quelle politiche".

Il capogruppo del Pd in Regione sulle recenti intercettazioni dell’archistar: "Lui si lamentava con Beppe, che però continuò con quelle politiche".

Ha aspettato qualche giorno, per la precisione cinque, ma alla fine ha replicato. Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione ed ex assessore comunale alle Politiche sociali durante la Giunta Pisapia e la prima Giunta Sala, ieri ha scritto un post su Facebook con questo titolo: "La boiata pazzesca e le Giunta di centrosinistra". Il dirigente del Partito democratico esordisce con una frase senza né nomi né cognomi: "Attraverso una delle intercettazioni pubblicate (peraltro una delle più incredibili da pubblicare essendo visibilmente sconnessa dall’intera inchiesta) ho scoperto che, secondo uno degli indagati, da assessore ai servizi sociali sarei stato troppo “morbido” nei confronti dei senza dimora. E questi se ne sarebbe lamentato con il sindaco Sala".

L’indagato di cui parla Majorino è Stefano Boeri, architetto, presidente della Triennale, ex assessore comunale alla Cultura nella Giunta Pisapia, indagato nell’ambito dell’inchiesta della magistratura milanese sul nodo urbanistica. Sì, perché Boeri, in una delle intercettazioni di messaggi WhatsApp che si è scambiato nel corso degli ultimi anni con Sala, consigliava questo al sindaco: "Bisognerebbe dire a Majorino che più trattiamo con i guanti gli homeless più ne arrivano. C’è una costante migrazione verso Milano". Una frase, quella dell’archistar, che già lo scorso 19 luglio, quando è stata pubblicata su vari giornali, aveva colpito molto più di un osservatore: un uomo di sinistra, ex candidato sindaco alle primarie del centrosinistra contro Giuliano Pisapia nel 2010, esponente del Pd come Majorino – i due sono stati anche colleghi di Giunta durante l’era Pisapia –, che critica le politiche pro-senza tetto dell’amministrazione comunale di centrosinistra.

Un affondo, pur in una chat privata (ma ora pubblica a seguito dell’inchiesta giudiziaria), a cui Majorino oppone una risposta su Facebook: "Ora che la polvere si sta un poco depositando vorrei dire che sono orgogliosissimo del fatto che proprio da assessore ai servizi sociali ho contribuito a ideare (mica da solo ovviamente) il piano d’accoglienza per senzatetto (italiani e stranieri) tra i più significativi d’Europa". Insomma, l’ex assessore comunale, ora vicino alla segretaria del Pd Elly Schlein, rivendica con orgoglio quanto fatto quando era a Palazzo Marino: "Passammo in pochi mesi dai 1.248 posti letto messi a disposizione dalla Giunta Moratti (la quale in questi giorni vedo chiacchierare a vanvera di solidarietà) a 2.720, e facendo varie altre cose tra cui il rilancio del vecchio dormitorio di viale Ortles trasformato in casa d’accoglienza Enzo Jannacci (oggi il centro per senza dimora di natura pubblica più grande e antico d’Europa)". Majorino, subito dopo, dà atto ai suoi successori come assessori alle Politiche sociali, Gabriele Rabaiotti e Lamberto Bertolè, di aver migliorato ulteriormente il servizio di accoglienza per i senzatetto, ma, soprattutto, sottolinea che Sala non ha dato retta a quanto affermato da Boeri: "E se è vero un indagato (Boeri, mai citato esplicitamente nel post su Facebook, ndr) magari se ne lamentò con Sala è altrettanto giusto sottolineare come il primo cittadino non solo non fece mai nulla per impedire un’azione del genere ma anzi si trovò a proseguirla con altri assessori arrivati dopo di me (che del Comune non faccio parte da 6 anni)".

Il dirigente del Pd, alla fine, spiega il motivo del suo post: "Perché, con pure tutto quel che c’è da innovare e cambiare, la rappresentazione delle amministrazioni di centrosinistra come amministrazioni “insensibili” sul piano sociale è una boiata pazzesca. E questo vale per chi c’era, per chi c’è e – ne sono convinto – per chi ci sarà".