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Politecnico, rischio esplosione al Laboratorio di chimica: intervengono i vigili del fuoco specializzati

Si è rotto un frigo con all'interno circa cinque grammi di sali di diazonio, sostanza a rischio deflagrazione col caldo. Sul posto il nucleo NBCR e gli artificieri dei carabinieri

Gli specialisti dei vigili del fuoco in azione al Politecnico

Gli specialisti dei vigili del fuoco in azione al Politecnico

Milano, 12 giugno 2025 – Delicato intervento dei vigili del fuoco al Politecnico di Milano, nella sede di via Mancinelli dove si trova il Laboratorio di chimica.

Qui, infatti, si è rotto un frigo con all'interno tra le altre cose anche cinque grammi circa di sali di diazonio, sostanza chimica che se esposta a luce e calore potrebbe esplodere. I sali di diazonio, infatti, sono composti organici, derivati da ammine aromatiche, che possono essere esplosivi, in particolare allo stato solido, e rilasciare azoto gassoso.

Per evitare una possibile deflagrazione, dal Politecnico sono stati appunto chiamati i vigili del fuoco che hanno inviato sul posto il personale del Nucleo NBCR ((Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico) del comando di Milano. 

Gli artificieri nella sede del Politecnico di Milano in via Mancinelli
Gli artificieri nella sede del Politecnico di Milano in via Mancinelli

I locali con il personale addetto sono stati fatti evacuare permettendo la messa in sicurezza dell'area. Sul posto, al quartiere Casoretto, sono poi arrivati gli artificieri dei carabinieri che hanno fatto brillare la sostanza. Di conseguenza, all’interno dei laboratori di Chimica, i vigili del fuoco hanno proceduto all'areazione e al recupero del materiale.

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Martedì 3 giugno una ricercatrice del Politecnico di Milano ha perso un dito dopo un incidente in un laboratorio sempre di via Mancinelli. La donna, 54 anni, stava maneggiando dell’acido ipofosforoso insieme a sali di azoto ed è rimasta ferita dallo scoppio di un’ampolla. La deflagrazione le ha provocato ferite anche nel resto della mano e all'addome.

Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco, con il nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) addetto ai pericoli chimici, e il personale dell'Agenzia regionale emergenza urgenza con diversi equipaggi su ambulanze e automedica. Sei le persone valutate dai soccorritori, tre uomini di 33, 34 e 38 anni e una donna di 30. Unica trasportata, in codice giallo, la ricercatrice, che è stata ricoverata alla Multimedica di Sesto San Giovanni (Milano) in codice giallo e non in pericolo di vita.