
Pista ciclabile di Bueons Aires all'altezza di piazza Lima
Milano – I lavori sono ancora in corso, l’odore di vernice è fresco, e già la nuova pista ciclabile protetta da cordoli in corso Buenos Aires fa discutere: il Coordinamento dei comitati milanesi ha raccolto le segnalazioni dei cittadini della zona e chiederà al Comune "interventi migliorativi".
Dito puntato in primis contro "l’inciviltà di certi automobilisti" che parcheggiano sul rialzo, a cavallo tra il corridoio per le bici e la corsia per le auto, ma anche nei punti lasciati liberi dalle mini barriere e pure sui vecchi stalli di sosta. Poi ci sono punti "problematici" come piazza Argentina "dove la visuale è scarsa: il palo della segnaletica viene abbattuto di continuo e le auto vanno a sbattere contro il cordolo perché non lo vedono. Soprattutto di notte".
La terza questione invece riguarda il cambiamento viabilistico che impedisce la svolta a sinistra arrivando da Loreto, verso via Plinio, e verso via Vitruvio provenendo da Porta Venezia, perché lo spazio rispetto a prima si è ridotto. Gli automobilisti fanno sapere di dover "effettuare giri lunghissimi" e i commercianti delle strade laterali insorgono "perché una fetta consistente di clientela, che si fermava al volo, ora è tagliata fuori. Con ripercussioni importanti sul nostro lavoro".
Gli interventi in corso Buenos Aires, ricordiamo, sono cominciati due mesi fa: la prima fase prevede la realizzazione di una pista ciclabile in sede protetta su entrambi i lati della strada, con una larghezza di circa 2 metri e cordoli larghi 50 centimetri e alti 17. L’intervento comporta l’eliminazione della sosta lungo corso Buenos Aires, mentre troveranno spazio alcune aree riservate al carico e scarico delle merci, a servizio degli esercizi commerciali presenti. La seconda fase dei lavori, dall’autunno di quest’anno fino a dicembre del 2024, prevede l’allargamento dei marciapiedi per creare un grande boulevard pedonale e la riasfaltatura della ciclabile in pasta rossa.
"Come Coordinamento dei comitati milanesi – commenta la vicepresidente Fabiola Minoletti – stiamo raccogliendo le segnalazioni dei cittadini per poi capire con l’Amministrazione se già in corso d’opera è possibile intervenire". In rappresentanza dei commercianti Abruzzi-Plinio parla Piersergio Trapani: "Il divieto di svolta impatta sul flusso di possibili clienti. Diminuisce le possibilità di passaggio, che per le attività commerciali fanno la differenza: l’acquisto d’impulso che prima avveniva passando in auto, guardando le insegne e le vetrine, ora si azzera. Il Comune ha fatto una scelta ma senza coinvolgerci".