Ciclisti investiti, il sindaco Sala esclude deroghe sui sensori: obbligatori da ottobre

Nessun rinivio sulle nuove regole, mentre il primo cittadino chiede anche la collaborazione del governo: “Parlerò con il ministro Salvini”. Che apre al dialogo

Milano, 30 agosto – Nel giorno in cui a Milano si verifica un nuovo grave incidente che coinvolge un ciclista, il sindaco Giuseppe Sala illustra le iniziative a tutela della popolazione a due ruote, commentando l’investimento di Francesca Quaglia, la ciclista travolta e uccisa ieri mattina in zona corso di Porta Romana. 

L'incidente di corso XXII Marzo; a destra, il sindaco Giuseppe Sala
L'incidente di corso XXII Marzo; a destra, il sindaco Giuseppe Sala

Sensori: nessun dubbio

"Ci sono delle cose che noi possiamo fare, come Comune di Milano – ha detto il primo cittadino, a margine della cerimonia di apertura del Fei Jumping European Championship Milano 2023 – In particolare una l'abbiamo fatta: il meccanismo sull'angolo cieco, i sensori. Dove voglio dire a tutti che noi non derogheremo rispetto a quanto abbiamo deliberato: da ottobre obbligatori. Con il fatto che sappiamo che in commercio non ce ne sono abbastanza, diamo un tempo adeguato per poter installarli”.

Le richieste al governo

Sala però chiede anche una mano a Roma. “Per andare avanti credo che serva anche l'aiuto del ministero – seguita il sindaco – Ho sentito le dichiarazioni del ministro Salvini. Dice che nel nuovo codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti e questo è importante perché anche la regolamentazione degli strumenti sull'angolo cieco è fatta da Milano, non è coperta da normative nazionali. Contatterò il ministro per capire quello che si può fare insieme".

Abitudini da proteggere

Sala si preoccupa anche che la lunga serie di lutti riguardanti i ciclisti urbani possa scoraggiare i milanesi a utilizzare la bicicletta. “È obiettivamente una tragedia (la morte della traduttrice 28enne, ndr). Credo che noi tutti avessimo visto con largo anticipo quanto le biciclette si sarebbero diffuse nelle città. All'inizio quando si parlava di piste ciclabili c'erano persone scettiche ma in realtà si capiva che per una serie di motivi la ciclabilità sarebbe diventata importante, perché a volte fai prima, a volte ti senti più libero, a volte risparmi”.

Ora, è la chiosa di Sala, “il problema è come mettere in sicurezza i ciclisti perché la mia preoccupazione è che alla luce di queste tragedie qualcuno si mette paura e cominci a non usare la bicicletta o magari chieda ai figli di non usarla".

Salvini tende la mano

A stretto giro di posta arriva la risposta del ministro Matteo Salvini. Ed è un’apertura alle richieste di Sala. 

“Massima attenzione e disponibilità al dialogo, soprattutto in vista del dibattito parlamentare sul nuovo codice della strada che ci si augura potrà essere migliorato e arricchito”, ha commentato il vicepremier, rispondendo indirettamente dopo le parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala alla luce degli ultimi incidenti sulle strade della città . Salvini - fanno sapere dal Mit - ha intenzione di convocare al più presto i principali produttori nazionali di biciclette per discutere di sicurezza, investimenti e tecnologia".