
Era finito agli arresti domiciliari dopo una complessa e articolata attività d’indagine sui furti d’auto fatta dai carabinieri di...
Era finito agli arresti domiciliari dopo una complessa e articolata attività d’indagine sui furti d’auto fatta dai carabinieri di Cornaredo. L’altro giorno è stato sorpreso dalla polizia locale (nella foto, il comandante Domenico Giardino) in giro per il paese alla guida di una macchina intestata ad un familiare, con una patente falsa. Ma non solo, gli agenti durante una perquisizione domiciliare, hanno scoperto e sequestrato armi improprie, con le quali avrebbe minacciato i propri vicini di casa. Ora per lui si sono aperte le porte del carcere San Vittore di Milano. Protagonista un 35enne, egiziano, pluripregiudicato, residente a Cornaredo. È successo sabato pomeriggio, gli agenti hanno notato l’egiziano alla guida di un’auto risultata intestata ad un familiare. È stato fermato e ha esibito agli agenti una patente che sembrava irregolare.
In effetti, dopo una perizia tecnica, è risultata essere falsa. Il magistrato di sorveglianza ha disposto la revoca della misura della detenzione domiciliare e l’applicazione del regime carcerario. Nella stessa giornata la polizia locale, in coordinamento con i militari della locale stazione, hanno fatto una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’egiziano e trovato un coltello e un paio di forbici da giardino che, secondo alcune testimonianze, avrebbe usato per minacciare i vicini di casa. Su questo episodio sono in corso indagini. "Le attività insieme ai colleghi dell’Arma con particolare riguardo alla sicurezza urbana, saranno amplificate nei giorni a venire", dichiara il comandante della polizia locale, Domenico Giardino. Ro.Ramp.