ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Appartamento confiscato ai clan diventa casa per gli insegnanti

"Questa iniziativa ha un duplice valore da un lato quello di restituire alla legalità e alla comunità un luogo...

Il taglio del nastro per dare un futuro diverso a un bene appartenuto ai clan criminali

Il taglio del nastro per dare un futuro diverso a un bene appartenuto ai clan criminali

"Questa iniziativa ha un duplice valore da un lato quello di restituire alla legalità e alla comunità un luogo precedentemente in mano alla criminalità organizzata e dall’altro dare un’opportunità abitativa a prezzi contenuti ad insegnanti a cui è stata assegnata una cattedra nel nostro territorio". È il senso del progetto di housing sociale inaugurato ieri pomeriggio ad Arese: un bene confiscato alla criminalità organizzata diventato un alloggio per docenti fuori sede con cattedra in città. L’appartamento si trova in viale Resegone 65, dopo alcuni interventi di ristrutturazione oggi dispone di tre camere, servizi e uno spazio comune. Come deciso dal consiglio comunale lo scorso luglio la gestione è stata affidata all’Azienda Speciale Aresina che ha pubblicato l’Avviso pubblico per i docenti interessati all’assegnazione di una camera (disponibile sul sito del Comune).

C’è tempo fino al 15 settembre, poi entro il 19 settembre sarà pubblicata la graduatoria. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Luca Nuvoli, la giunta comunale e referenti di Anci Lombardia e Libera Arese. L’iniziativa come aveva spiegato l’assessore alla Legalità Martina Spadaro, "è messaggio potente di riappropriazione del territorio e contrasto alla criminalità e un importante passo avanti nella valorizzazione dei beni confiscati, restituendo alla comunità ciò che era stato sottratto, trasformandolo in un servizio utile e solidale. Il progetto, risultato di un lungo percorso amministrativo e politico, è una risposta concreta ai temi dell’abitare e della legalità." Ro. Ramp.