
Paolo Ielo
Milano – Il Consiglio superiore della magistratura ha nominato Paolo Ielo nuovo Procuratore aggiunto del Tribunale di Milano, votato dal plenum con tre sole astensioni. Una scelta che porta nel capoluogo lombardo uno dei magistrati più esperti nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata.
La figura del procuratore aggiunto rappresenta, in una Procura, il braccio destro del procuratore capo, coordinando le indagini più complesse e supervisionando i sostituti procuratori. Ha competenze specifiche su reati gravi come mafia, terrorismo e corruzione, fungendo anche da raccordo tra l’ufficio locale e le autorità nazionali.
Nato a Messina nel 1962, Ielo vanta una carriera trentennale iniziata proprio a Milano nel 1986 come giudice penale. Dal 1993 diventa sostituto procuratore a Milano, specializzandosi nei reati contro la Pubblica amministrazione e seguendo inchieste di rilievo nazionale che hanno coinvolto colossi come Enel e Atm per corruzione, concussione e illecito finanziamento ai partiti. Ha anche fatto anche parte del pool dell’inchiesta Mani Pulite.
Nel 2009 il trasferimento a Roma segna una svolta nella sua carriera. Qui si occupa di indagini su società pubbliche strategiche come l’Ente nazionale per l’assistenza al volo e la Società generale d’informatica, scoprendo frodi fiscali e tangenti nel caso Selex, e mettendo sotto la lente funzionari di Agenzia delle Entrate, Ministero dello Sviluppo Economico, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ed Equitalia.
Dal 2014 entra nella Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dove conduce le indagini su “Mafia Capitale” e su diversi omicidi a scopo estorsivo. Come procuratore aggiunto dal 2016, ha concluso importanti protocolli di cooperazione con l’Agenzia nazionale anticorruzione e l’Agenzia delle dogane, rafforzando la collaborazione tra istituzioni.
La nomina di Ielo porta a Milano un bagaglio di esperienza internazionale maturata in missioni in Brasile, Colombia, Svizzera e Stati Uniti. In campo accademico, ha scritto in materia penale e di procedura penale, collaborando ad insegnamenti nelle università (Cattolica e Statale di Milano, Messina, Bocconi Milano, Pavia, Bari, Luiss e Roma 3) ed è componente di commissione ministeriale di riforma delle sanzioni pecuniarie da reato, spese processuali e gestione dei beni confiscati.