
"Asst Nord Milano intende dismettere il servizio dal 30 settembre e concentrarlo a Cusano". Scattato il presidio davanti all’ospedale. "Questa protesta sarà solo la prima di una lunga serie".
Un "no" secco alla dismissione del servizio di Odontoiatria da parte dell’Asst Nord Milano. Ieri i lavoratori di Odontocoop hanno protestato con un presidio davanti all’ospedale di Sesto San Giovanni, insieme alla Funzione pubblica Cgil di Monza Brianza, a quella milanese e alla Camera del lavoro metropolitana. "Questo è solo il primo di una serie di presidi di protesta per esprimere il nostro dissenso a una scelta scellerata - hanno spiegato gli operatori, mentre volantinavano in viale Matteotti -. Per gli addetti coinvolti, che vedono a rischio il proprio posto di lavoro, e per tutta la cittadinanza alla quale verranno sottratte prestazioni essenziali". La manifestazione sarà replicata nei prossimi giorni a Cologno.
"L’Odontoiatria degli ambulatori di Sesto e Cologno è in appalto. Le lavoratrici hanno ricevuto a inizio marzo dalla Odontocoop la comunicazione che Asst Nord Milano dismetterà il servizio dal 30 settembre, data coincidente con la cessazione dei contratti con Odontocoop - ha raccontato Giosuè Calvanese della Fp Cgil Monza Brianza -. A Sesto ci sono 9 poltrone, a Cologno 6, per un totale di 18 operatrici che lavorano in pianta stabile, 2 lavoratori indiretti e 30 professionisti che erogano i loro servizi. Entrambi i centri ogni anno servono una platea di oltre 6mila cittadini, garantendo l’erogazione dei servizi Lea (livelli essenziali di assistenza, ndr) alle fasce di popolazione più fragile".
L’azienda sanitaria a oggi non ha previsto l’apertura di nuovi ambulatori né a Sesto né a Cologno, "ma dirotterà i pazienti su Cusano Milanino, dove le poltrone sono poche. Così già si preannuncia un disservizio importante, soprattutto per la popolazione più fragile". I sindacati chiedono all’Asst di farsi carico del tema occupazionale, ma anche della continuità assistenziale. "I due servizi erogano oltre 4.500 prestazioni all’anno. L’impatto della dismissione è sia occupazionale, con un’età anagrafica media di 50 anni, sia sociale, perché i pazienti sono spesso fragili - ha sottolineato Calvanese -. Da quando siamo partiti con la mobilitazione, dall’Asst è arrivata solo un’estensione dell’appalto sul centro di Sesto al primo bimestre 2026. Questa risposta dal nostro punto di vista non risolve il problema, semmai crea un discrimine tra popolazione sestese e colognese".