Non ce n’era certo bisogno, ma le decine di necrologi dettati per salutare Silvio Berlusconi sono l’ennesima dimostrazione di quanto il Cavaliere, nel corso della sua traiettoria terrena, abbia rappresentato per un numero incredibile di persone.
E se moltissimi sono i nomi noti, per un motivo o per l’altro – alte sfere della politica, galassia Mediaset, personalità dell’imprenditoria, donne e uomini dello spettacolo – nelle due pagine e mezza di tributi pubblicati sul Corriere della Sera spuntano anche personaggi meno conosciuti se non del tutto ignoti, almeno al “grande pubblico”.

Gli amici e i fedelissimi
Vip e personalità conosciute, in qualche caso, hanno scelto di abbandonare le formalità e di “parlare con il cuore”. È il caso di Alfonso Signorini, direttore di Chi e conduttore del Grande Fratello, che parla di “un uomo dolce, buono, generoso e illuminato” che “mancherà a tutti, perché a tutti ha dato”. L’ex parlamentare Michela Vittoria Brambilla ricorda “l’uomo buono e generoso che amava la vita e tutti gli esseri viventi”. Sono ben cinque, invece, i necrologi che fanno riferimento alla famiglia Barilla, altra grande dinastia di imprenditori italiani.
Gronda dolore e commozione, invece, il necrologio di Adriano Galliani, spalla di Berlusconi al Milan e al Monza (e prima in Fininvest) che “affranto, senza parole” piange “l’amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre quarantatrè anni". L’imprenditore Flavio Briatore, altro grande amico di Berlusconi, lo saluta con “nessuno potrà mai dimenticarti”. Afef, conduttrice televisiva e modella, gli augura “buon viaggio”.
L’universo Mediaset e l’impresa
Numerosi i tributi da Mediaset. C’è Federica Panicucci, la prima ad annunciare la scomparsa di Berlusconi in tv, che si dice “profondamente addolorata”. Gabriella Golia, storico volto del network berlusconiano, non ha dubbi: “Lavorare per lei è stato un onore, una persona di grande valore umano e professionale”. Gerry Scotti, altra icona della tv del Biscione, è certo: “Mancherà a tutti”. Lutto anche per Alberto Brandi, condirettore di Sport Mediaset, che “piange la scomparsa del presidente”, così come per Antonio Ricci e il gruppo di Striscia la Notizia, il tg satirico lanciato da Mediaset.
Mancherà anche a chi, nell’universo Mediaset, non ha mai fatto mistero del suo schieramento a sinistra. Claudio Bisio, attore e conduttore di Zelig, ha scelto di abbracciare “con affetto Pier Silvio per la perdita del padre”. E si stringono intorno al primo figlio maschio di Berlusconi anche Gino e Michele, con Giancarlo Bozzo e il gruppo di Zelig.
Tantissimi gli addii dei colleghi imprenditori. Citiamo la famiglia dell’amico di sempre Ennio Doris, il banchiere scomparso nel novembre 2021. Massimo, Sara e Lina Doris si stringono intorno alla famiglia dell’uomo “lungimirante, imprenditore innovativo e straordinario che ha creduto nel sogno di Ennio Doris”. Alfredo Ambrosetti, il fondatore del forum economico di Cernobbio, con la moglie Lella saluta “l’uomo geniale” che, “di qualunque cosa si occupasse, la trasformava in oro come ha fatto per tantissimi anni con il Milan”. C’è poi la famiglia Grimaldi, i titolari del marchio Grimaldi Lines, che ricordano ”la persona che ha saputo realizzare per la prima volta nella storia una campagna elettorale a bordo di una nave”, ribattezzata “la Nave della libertà".
Testimonianze anche dal calcio: il Milan e il Monza, ovviamente, ma anche Inter, Juventus e Torino.
Gli illustri sconosciuti (o quasi)
Lo abbiamo detto. C’è anche una folta truppa di persone meno note che ha voluto salutare Silvio Berlusconi. Non per questo i loro necrologi sono meno commossi o – a loro modo – poetici.
Riccardo Garosci, esponente piemontese di Forza Italia, si duole perché “abbiamo perso l’ultimo vero statista che il nostro Paese già rimpiange”. Il produttore Paolo Vasile spiega che “nella storia resterà la sua grandezza, nel mio cuore l’essermi stato sempre accanto nei momenti più difficile della mia vita".
Ha fatto parte fino all’ultimo del pool degli avvocati di Berlusconi, invece, Giorgio Perroni per il quale il Cavaliere è stato “un uomo che con la sua intelligenza e la sua tenacia ha fatto la storia del Paese che amava”. Il giornalista è imprenditore Marco Di Gregorio è secco e definitivo: “Eri un uomo vero”, mentre il componente del comitato esecutivo di Mediaset Niccolò Querci è quasi elegiaco: “Mio amatissimo Dottore, da oggi sono molto più solo. Grazie a lei ho potuto vivere cose straordinarie. Grazie di aver creduto in me e di non avermi mai lasciato solo".
Saluta Silvio Berlusconi anche Vittorio Dotti. Lo ricorderete: avvocato e fra i primi collaboratori del Cavaliere anche nella sua avventura politica, si allontanò dopo che la sua fidanzata di allora, Stefania Ariosto, la cosiddetta “teste Omega”, lanciò accuse di corruzione nei confronti di Berlusconi. Nei tempi la frattura si è sanata se oggi Dotti saluta Silvio – senza cognome – dicendosi onorato di essergli “al fianco nei migliori anni delle nostre vite”. Infine due fra i necrologi più curiosi. Sergio Roncucci, già responsabile delle relazioni esterne della Edilnord, dice “ciao” a “Silvio” che, “come un discepolo” è “salito in cielo, in paradiso da Gesù”, dove “inizierà a discernere a noi la buona notizia”. E poi i ragazzi rossoneri di via Bognetti 9 – così si firmano –una scuola elementare in zona Bocconi, della quale erano allievi ai tempi del Milan di Sacchi. Ricordano con affetto “il presidente senza il quale non avrebbero vissuto l’infanzia calcistica più bella di sempre”.