
Le cantine di un edificio gestito da MM in via Augusto Osimo
Milano, 20 maggio 2025 – La questione case popolari agita la politica milanese. Ad accendere la miccia Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, che ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della sotto commissione relativa alla manutenzione degli edifici comunali.
"Quasi la metà delle case popolari del Comune di Milano non ha il certificato antincendio – spiega Truppo –. Una situazione inaccettabile su cui non possiamo attendere oltre. Chiediamo che il Comune si assuma le proprie responsabilità". Rincara la dose Samuele Piscina, segretario milanese delle Lega e consigliere comunale di opposizione. "Sono da paura i numeri che l’assessore alla casa Bottero mi ha trasmesso in risposta all’interrogazione ormai presentata due mesi fa – sottolinea Piscina –. Tra morosi e case sfitte, il disastro è davvero evidente".
Sono 6.100, secondo i numeri snocciolati dal consigliere leghista, gli alloggi in gestione a MM sfitti in città, "pari al 22% del patrimonio complessivo comunale, dei quali 2300 da riattare, 1100 in attesa di assegnazione e 2700 non destinate a riatto". Sono invece 15.203 i morosi nelle case comunali, pari al 55% degli alloggi e per mancati introiti pari a 3.293.274 euro. Infine, sono ancora 500 "gli alloggi occupati abusivamente".

Ha replicato alle accuse del centrodestra l’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Fabio Bottero, con una precisazione sui numeri. "C’erano 1700 e passa occupazioni abusive – sottolinea a margine del Consiglio comunale – e sono diventate meno di 500. Questo è un dato molto importante per segnare anche un percorso di legalità e di rispetto delle regole per l’accesso alla casa comunale".
Parla di 2.300 alloggi sfitti (a differenza dei 6100 citati da Piscina), ribadendo "l’obiettivo di accelerare per l’efficientamento e la rigenerazione di questi appartamenti". Poi il nodo sicurezza: "Dal 2015 – spiega Bottero – abbiamo preso 300 edifici di cui solo 38 avevano una certificazione antincendio. Ci siamo messi al lavoro con ingenti risorse e adesso abbiamo 134 immobili su cui dobbiamo lavorare ed entro il 2027 li completeremo. Qui è necessario segnalare tutti insieme, al di là delle differenze politiche, la necessità di finanziamenti, da livello regionale a nazionale".
Sul caso interviene anche il Pd, con il consigliere Federico Bottelli. "La destra a Milano somma le mele con le pere – attacca – sulle case popolari creano una grande confusione per non parlare del disastro Aler: Lega e Fratelli d’Italia in Regione Lombardia dovrebbero occuparsi delle oltre 10 mila case sfitte da loro gestite in città".
Intanto MM, con una delibera votata ieri in Aula, "cambia pelle" e attraverso una modifica allo statuto si trasforma in società benefit. "Quest’anno la società destinerà 6 milioni di euro alla riqualificazione del patrimonio immobiliare – spiega l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte – con l’obiettivo di arrivare entro fine anno a raddoppiare il numero delle case riqualificate, arrivando a 700".