GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Ecco gli ImpolpettAbili: ragazzi autistici o con la sindrome di Down che cucinano polpette e hanno fatto di una passione il loro lavoro

Tutti amano cucinare e ambiscono alla vita autonoma. Grazie alla onlus “I ragazzi di Robin” nel fine settimana del 20 e 21 settembre debuttano con un loro stand alla festa della birra di Senago. E chiedono supporto

Dalla padella... alla vita autonoma: questo il grande obiettivo perseguito dall’associazione “I ragazzi di Robin“. Anche attraverso momenti di ironia

Dalla padella... alla vita autonoma: questo il grande obiettivo perseguito dall’associazione “I ragazzi di Robin“. Anche attraverso momenti di ironia

Milano, 19 settembre 2025 – Si sono ripromessi di cucinare tremila polpette in tre giorni: “Le preparano una ad una, con le loro mani” sottolinea Melania Scocco. Ma i numeri non dicono mai tutto e questo caso non fa eccezione: quello che sembra un traguardo vuole essere, in realtà, una tappa intermedia verso altri traguardi. Quasi un pretesto per poter andare oltre. “Abbiamo fissato la soglia delle tremila polpette in tre giorni perché avere una piccola sfida da vincere, una piccola missione da raggiungere, ci può aiutare a coinvolgere le persone che verranno alla festa in programma questo weekend, può invogliarle a darci una mano, ad acquistare e assaggiare le nostre polpette".

Fra una polpetta e un'altra c'è sempre il tempo di ridere e scherzare
Fra una polpetta e un'altra c'è sempre il tempo di ridere e scherzare

“Così facendo, possiamo far conoscere la nostra attività. E, da qui, porre le prime basi per far evolvere il nostro progetto. Il vero obiettivo, il vero traguardo – spiega Scocco –, è che questo, per i nostri ragazzi, possa diventare un lavoro. E se diventerà davvero tale, i loro genitori potranno approcciarsi al Dopo di noi con un po’ di serenità in più, il che non guasta affatto, considerato che il Dopo di noi è il grande problema di tutte le nostre famiglie”.  

Ai fornelli 

Sì, a preparare le polpette sono e saranno 13 ragazzi con disabilità. Alcuni di loro sono nello spettro autistico, altri convivono con la sindrome di Down, altri ancora con ritardi cognitivi. Tutti fanno parte dell’associazione “I ragazzi di Robin“, presieduta proprio da Melania Scocco, a sua volta madre di Jacopo, 27enne nello spettro autistico, con la passione della pittura oltre che della cucina. Tutti, da stasera e fino a domenica sera compresa, saranno alla festa della birra di Senago, in piazza Tricolore, a preparare le loro polpette. Il ricavato andrà interamente a finanziare il proseguimento di questa attività, nata come un vero e proprio spin-off e ribattezzata con un nome da film: “Gli impolpettAbili”. 

Approfondisci:

Un modello innovativo per l’autismo: presa in carico a tutto campo da bambini e fino all’età adulta

Un modello innovativo per l’autismo: presa in carico a tutto campo da bambini e fino all’età adulta

Ispirati da Brian De Palma 

Sì, così hanno deciso di chiamarsi i 13 appassionati che si alterneranno alle padelle: il più giovane di loro ha 23 anni, il più esperto ne ha 45. E ogni riferimento a “Gli intoccabili“ di Brian De Palma e David Mamet è puramente voluto. Una questione di affinità di suoni di assonanze e di nient’altro. Di fumanti, nel caso dei Robin, ci sono e ci saranno solo le padelle. Il cast dietro ai fornelli si annuncia, invece, eccezionale proprio come quello che, dietro le telecamere, nel 1987 diede vita ad un grande, indimenticato e pluripremiato classico della cinematografia mondiale.  

Percorsi di autonomia  

“Tutto è partito un anno fa, quando, all’interno della nostra associazione, abbiamo avviato il nostro laboratorio di cucina, la “Cucina dei Robin“, per consentire ai ragazzi di mettere in pratica le loro capacità e sviluppare spazi e percorsi di autonomia. Da qui, ad un certo punto, è nato questo spin-off delle polpette, un piatto gustoso, conviviale e fatto da ingredienti diversi che, una volta uniti, contribuiscono tutti a creare un sapore unico. Questa è, ovviamente, una metafora del nostro progetto”.

E non solo perché tra Gli impolpettabili, come detto, c’è chi convive con disabilità diverse, ma anche per il semplice fatto che ritrovarsi in cucina stimola nei ragazzi il lavoro di squadra; il riuscire a dare forma, sostanza e sapore a questo o a quel piatto li aiuta, poi, a rendersi conto delle proprie capacità di fare, di realizzare, di creare, soprattutto se si tratta di qualcosa di concreto come è una polpetta o qualsiasi altra piatenza; infine, il constatare che quanto prodotto trova l’apprezzamento altrui è gratificante, come per chiunque. Fa bene all’autostima esattamente come accade a chiunque. Da qui, come anticipato, il grande obiettivo che Melania Scocco e tutto lo staff, gli educatori e i volontari de “I ragazzi di Robin“ proveranno a raggiungere, un passo alla volta, di giorno in giorno, anche coinvolgendo le famiglie: far diventare quello de Gli impolpettAbili un lavoro vero e proprio. 

Approfondisci:

Il Gran Premio dell’inclusione: "Ora faremo la pizza Hamilton"

Il Gran Premio dell’inclusione: "Ora faremo la pizza Hamilton"

Il debutto a Senago 

“Quella di Senago sarà la nostra prima prova con il pubblico, la nostra prima prova in strada – fa sapere Scocco –. Sono sicura che i ragazzi riusciranno a togliersi la soddisfazione di raggiungere e superare le tremila polpette. E poi speriamo di poter andare ancora oltre, di rendere possibili ben altri obiettivi. Di questi tempi c’è particolarmente bisogno di non demordere e di continuare a perserverare nella ricerca di strade e di soluzioni che consentano alle persone con disabilità di costruirsi una loro autonomia, come dovrebbe essere normale, e ai loro genitori di potersi approcciare al Dopo di noi nel migliore dei modi possibile, senza le tante, consuete incognite e i problemi che inevitabilmente ne derivano”. L’appuntamento, allora, per chiunque voglia partecipare alla “missione tremila“, è in piazza Tricolore, a Senago, sede della festa della birra organizzata dalla Pro Loco e in programma questa sera dalle 19 alle 22, domani e domenica dalle 12 alle 14 e, di nuovo, dalle 19 alle 22.